Mercati Asiatici: Un Mix di Segnali
I principali listini azionari in Asia e nel Pacifico hanno mostrato movimenti diversi nel giorno in cui Wall Street era chiusa per il ‘Juneteenth’. La borsa di Tokyo ha registrato un guadagno dello 0,23%, mentre Taiwan ha fatto segnare un rialzo dell’1,99%. Anche Seul ha visto un incremento dell’1,2%, mentre Sidney ha perso lo 0,11%.
Al momento della redazione di questo articolo, Hong Kong è in crescita del 2,55%, Shanghai ha perso lo 0,32%, Mumbai è in rialzo dello 0,1% e Singapore ha guadagnato lo 0,43%.
Future Europei Positivi: Microchip e Inflazione UK
I future in Europa si presentano positivi, con un’impennata dei titoli del settore dei microprocessori in Asia a dare un impulso positivo. Inoltre, l’inflazione nel Regno Unito si è attestata al 2%, per la prima volta in tre anni in linea con gli obiettivi della Banca d’Inghilterra. Questo dato potrebbe suggerire un possibile taglio dei tassi da parte della banca centrale britannica nel prossimo futuro.
Commodities e Valute
Il prezzo del greggio Wti è in calo dello 0,16% a 81,44 dollari al barile, mentre il gas naturale ha perso lo 0,69% a 34,46 euro al MWh. L’oro, invece, ha registrato un balzo dello 0,9% a 2.329,44 dollari l’oncia.
L’euro si è mantenuto stabile a 1,07 dollari, mentre la sterlina ha guadagnato terreno, scambiando a 1,27 dollari. Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è sceso a 150,2 punti rispetto all’apertura, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 0,7 punti al 3,88% e quello tedesco di 1,4 punti al 2,38%. Il rendimento francese è sceso dello 0,4 punti al 3,16%, con uno spread di 78 punti sui bund.
Un’Occhiata ai Mercati
La giornata di oggi ha visto un’attività mista nei mercati asiatici, con alcuni listini che hanno mostrato una certa forza, come Taiwan, spinta probabilmente dal buon andamento del settore dei semiconduttori, mentre altri, come Sidney, hanno mostrato una certa debolezza. Sarà interessante vedere come si evolveranno i mercati europei alla luce del buon andamento dei future e del dato positivo sull’inflazione nel Regno Unito, che potrebbe aprire la strada a un possibile allentamento della politica monetaria da parte della Banca d’Inghilterra.