“Gracceva”: un libro che racconta la vita di un eroe della Resistenza
“Gracceva. L’avventurosa vita del partigiano che salvò Pertini e Saragat”, scritto dal giornalista Massimiliano Amato, condirettore della rivista “Critica Sociale”, è un volume edito da Arcadia Edizioni nella collana di studi storici della Fondazione Pietro Nenni. Il libro è frutto di un’approfondita ricerca in archivi pubblici e privati e narra la vita di Giuseppe “Peppino” Gracceva, nome di battaglia “Maresciallo Rosso”, figura chiave delle Brigate Matteotti a Roma e nel Lazio.
Il volume ricostruisce la storia di Gracceva come protagonista della Resistenza romana contro l’occupazione tedesca, durante i 271 giorni drammatici che vanno dal 10 settembre 1943 al 4 giugno 1944. Gracceva si distinse per il suo coraggio e la sua partecipazione ad azioni audaci contro l’esercito invasore.
L’evasione di Pertini e Saragat: una beffa alla Gestapo
Su ordine di Pietro Nenni, Gracceva, insieme a Giuliano Vassalli, Alfredo Monaco, Filippo Lupis e Marcella Ficca, organizzò la più grande beffa che la Resistenza romana riuscì a mettere in atto contro Priebke e Kappler: l’evasione di Sandro Pertini e Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli.
Il 25 gennaio del 1944, i due futuri presidenti della Repubblica, condannati a morte dalle SS e detenuti da tre mesi, riuscirono a fuggire dal carcere, grazie all’abile operazione messa in atto da Gracceva e dai suoi compagni.
Resistenza e prigionia: il coraggio di Gracceva
Catturato agli inizi di aprile, Gracceva trascorse oltre 50 giorni nella prigione tedesca di via Tasso, dove, nonostante una grave ferita al polmone, resistette alle torture e alle sevizie senza rivelare i nomi dei suoi compagni di lotta.
Un impegno politico e sociale
Dopo la liberazione di Roma, nel giugno del 1944, Gracceva fu tra i fondatori dell’Anpi, di cui fu dirigente nazionale. Partecipò alla Consulta Nazionale dal 1945 al 1946 e ricoprì ruoli politici all’interno del Psi. Visse a Salerno dagli anni Cinquanta fino alla prima metà degli anni Settanta, morendo nel 1978, pochi mesi dopo l’elezione al Quirinale del suo amico Sandro Pertini, che inviò un picchetto di corazzieri ai suoi funerali.
Un libro che illumina un capitolo importante della Resistenza
“Gracceva” offre un prezioso contributo alla ricostruzione storica della Resistenza italiana, mettendo in luce la figura di un partigiano coraggioso e determinato che ha svolto un ruolo cruciale nella lotta contro il nazifascismo. Il libro, grazie alla ricerca accurata di Amato, restituisce un ritratto dettagliato di Gracceva e del contesto storico in cui visse, contribuendo a far luce su un periodo cruciale della storia italiana.