Casellati smentisce sistema elettorale con premio di maggioranza
La ministra delle Riforme Elisabetta Casellati ha espresso la sua contrarietà ad un sistema elettorale che preveda un premio di maggioranza al 25% dei voti, come proposto da alcuni costituzionalisti. In un’intervista a Start su Skytg24, Casellati ha sottolineato che tale sistema, simile alla legge Acerbo del 1923, non sarà mai implementato in Italia.
La ministra ha ricordato le parole della senatrice a vita Liliana Segre, che si riferivano appunto alla legge Acerbo, ma ha precisato che tale sistema non è applicabile al contesto politico attuale.
Fiducia nel premierato come sistema più adatto
Casellati ha invece ribadito la sua fiducia nel premierato come sistema più in linea con il Parlamento, sottolineando che il potere legislativo ha il ruolo chiave di concedere o revocare la fiducia al premier e al governo.
La ministra ha espresso perplessità rispetto alle preoccupazioni di alcuni costituzionalisti, affermando che ci sono altri costituzionalisti che, pur non esprimendosi tramite appelli, hanno espresso opinioni favorevoli alla linea di riforme intrapresa dal governo.
Un’analisi delle dichiarazioni di Casellati
Le dichiarazioni di Casellati offrono uno spaccato interessante sul dibattito sulle riforme istituzionali in Italia. La ministra sembra voler rassicurare sul fatto che il governo non stia prendendo in considerazione sistemi elettorali che potrebbero portare a concentrazioni di potere simili a quelle del passato. La sua fiducia nel premierato come sistema in linea con il Parlamento è un elemento significativo, che potrebbe indicare una direzione precisa delle riforme in corso.