Il Doppio Mandato: Un Presidio di Democrazia secondo Grillo
In un post sul suo blog, Beppe Grillo ha ribadito la sua convinzione sul limite del doppio mandato, definendolo un principio cardine del Movimento 5 Stelle e un presidio di democrazia sin dall’antica Atene. Secondo Grillo, il limite dei mandati serve a contenere gli “istinti animali” di sopravvivenza, che potrebbero indurre i politici a perseguire il proprio interesse a discapito del bene comune.
La ‘Staffetta’ per Preservare le Competenze
Grillo ha riconosciuto il potenziale problema della dispersione di competenze in caso di limite dei mandati, proponendo un sistema di ‘staffetta’ in cui i parlamentari uscenti riceverebbero un compenso finanziato dai nuovi eletti per assicurare il passaggio di consegne e la trasmissione delle conoscenze acquisite.
Il Parlamento e la Volontà dei Cittadini
Secondo Grillo, il parlamento dovrebbe essere maggiormente in sintonia con la volontà dei cittadini, un obiettivo che potrebbe essere raggiunto limitando la durata dei mandati e implementando uffici legislativi composti da professionisti competenti. Grillo ha proposto di cambiare il titolo di “onorevole” in “cittadino portavoce” per sottolineare il ruolo di rappresentanza dei parlamentari.
Riflessioni sul Limite dei Mandati
La proposta di Grillo solleva un dibattito complesso sul ruolo dei limiti dei mandati nella politica. Da un lato, il limite può contribuire a garantire un ricambio generazionale e a prevenire il consolidamento di poteri, promuovendo una maggiore rappresentanza e una maggiore sensibilità alle esigenze della popolazione. Dall’altro lato, la perdita di esperienza e competenze acquisite nel tempo potrebbe rappresentare un costo per l’efficienza delle istituzioni. La proposta della ‘staffetta’ potrebbe essere un tentativo di mitigare questo problema, ma è necessario valutare la sua fattibilità e i potenziali conflitti di interesse.