Appello per la pace in diverse aree del mondo
Durante l’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un accorato appello per la pace, menzionando esplicitamente la situazione in Ucraina, Terra Santa, Sudan, Myanmar e in tutti i luoghi colpiti dalla guerra. Le sue parole sono state: “Non cessiamo di pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, in Myanmar e dovunque si soffre per la guerra”.
Preoccupazione per la situazione nella Repubblica Democratica del Congo
Il Papa ha poi rivolto un pensiero particolare alla Repubblica Democratica del Congo, esprimendo preoccupazione per le “notizie dolorose di scontri e massacri compiuti nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo”. Francesco ha rivolto un appello alle autorità nazionali e alla comunità internazionale affinché si adoperino per la cessazione delle violenze e la salvaguardia della vita dei civili.
Il sacrificio dei cristiani come seme di speranza
Il Pontefice ha sottolineato che tra le vittime degli scontri in Rdc “molti sono cristiani uccisi in ‘odium fidei’, sono martiri”. Ha definito il loro sacrificio come “un seme che germoglia e porta frutto e ci insegna a testimoniare il Vangelo con coraggio e coerenza”.
Un appello per la pace e la giustizia
Le parole di Papa Francesco esprimono un profondo dolore per le sofferenze causate dalla guerra e dalla violenza in diverse parti del mondo. Il suo appello alla pace è un monito a tutti affinché si impegnino per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico, in cui la dignità umana sia sempre rispettata. La menzione dei cristiani uccisi “in odium fidei” evidenzia la necessità di proteggere le minoranze e di combattere ogni forma di intolleranza e violenza religiosa.