Il Mediterraneo come ponte di unione
“Il Mediterraneo deve essere un mare che non divide ma unisce, un luogo dove si incontrano tradizioni, storie e destini”, ha affermato Maria Tripodi, sottosegretario agli Affari esteri e Cooperazione internazionale, in chiusura del simposio internazionale GeoAdriatico, svoltosi a Trieste dal 13 al 16 giugno.
Secondo Tripodi, l’Italia si impegna a promuovere le priorità comuni, i valori condivisi e il diritto internazionale, con Trieste che rappresenta un punto di riferimento per la costruzione di ponti tra le diverse realtà del continente europeo grazie alla sua apertura verso Oriente e nord Europa.
Il simposio GeoAdriatico, oltre ad essere un evento di discussione e confronto, si configura come una vera e propria piattaforma di azione, secondo le parole del sottosegretario.
Temi affrontati a GeoAdriatico
Il simposio ha affrontato temi di grande attualità, tra cui la crisi del Mar Rosso, le guerre, le migrazioni, l’Europa orientale, i cambiamenti climatici, l’economia blu, la diplomazia scientifica, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e la cooperazione internazionale.
Oltre 100 relatori provenienti da 13 Nazioni hanno partecipato all’evento, organizzato sotto l’egida di Senato, Camera, ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale, ministero Università e Ricerca e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Un laboratorio di dialogo internazionale
“GeoAdriatico è un’iniziativa di dialogo e confronto molto significativa”, ha aggiunto Tripodi, sottolineando la centralità del Mediterraneo e le sfide che dobbiamo affrontare per contribuire a fare di questo mare, così tanto complicato, uno scenario di pace.
Tra i relatori di spicco, figuravano la climatologa slovena e premio Nobel per la Pace Lučka Kajfež Bogataj, lo statunitense Allen Weeks, direttore generale del Consorzio ELI-ERIC, e Luisella Giulicchi, manager Copernicus Sentinel-6 dell’Agenzia Spaziale Europea.
L’edizione 2024 di GeoAdriatico, con la media partnership dell’agenzia di stampa ANSA, ha approfondito il ruolo dell’Italia nel nuovo scacchiere geopolitico e temi del G20 come piattaforma per la cooperazione su trasporti, infrastrutture portuali, mare e spazio.
Trieste: un esempio di convivenza pacifica
“Trieste con la sua vocazione mitteleuropea e la sua identità multietnica e multiconfessionale rappresenta un esempio di come diverse culture e religioni possano convivere pacificamente”, ha concluso Tripodi.
Secondo il sottosegretario, GeoAdriatico si configura come un laboratorio unico che mira a rafforzare questi valori promuovendo la comprensione reciproca e il rispetto.
L’importanza del dialogo internazionale
Il simposio GeoAdriatico rappresenta un’iniziativa lodevole che punta a promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale, soprattutto in un contesto geopolitico complesso come quello attuale. La scelta di Trieste come sede dell’evento, con la sua storia di multiculturalità e apertura verso l’Europa, è particolarmente significativa. Credo che iniziative come questa siano fondamentali per costruire ponti tra culture e promuovere la pace e la comprensione reciproca.