Un’attualità sorprendente
La scrittura di Susan Sontag, lucida e cristallina, torna a brillare in “Sulle donne”, un volume che raccoglie saggi e interviste dell’intellettuale statunitense realizzati a metà degli anni ’70. Curato dal figlio David Rieff, il libro offre un’analisi profonda e originale della condizione femminile e del femminismo, con riflessioni che si intrecciano tra filosofia, società e politica.
Nonostante siano trascorsi cinquant’anni dalla loro stesura, le parole di Sontag risuonano con un’attualità sorprendente, come sottolinea Benedetta Tobagi nella prefazione al volume. I testi, pubblicati tra il 1972 e il 1975, trattano temi ancora oggi al centro del dibattito sociale, come la differenza nella percezione del tempo e dell’invecchiamento tra uomini e donne, la pressione sociale verso una falsa bellezza e fragilità e la lotta per l’emancipazione femminile.
L’invecchiamento e la società
Nel saggio “Invecchiare: due pesi e due misure”, Sontag analizza la diversa concezione sociale del passare del tempo rispetto al genere, evidenziando come le società moderne disdegnino la maturità e glorifichino la giovinezza. In un’epoca non ancora dominata dai social network, l’autrice anticipa l’ossessione per l’eterna giovinezza, descrivendo una società che offre alle donne che invecchiano meno gratificazioni rispetto agli uomini, considerando l’invecchiamento come un processo di graduale squalifica sessuale.
Secondo Sontag, le donne dovrebbero essere libere di mostrare i segni del tempo sul loro volto, dicendo la verità sulla vita che hanno vissuto, liberandosi dagli stereotipi di bellezza e fragilità che le imprigionano.
Una lotta rivoluzionaria per l’emancipazione
Per Sontag, la liberazione delle donne è una necessità storica paragonabile all’abolizione della schiavitù. Nonostante l’oppressione femminile sia anacronistica, l’autrice sostiene che le donne non potranno liberarsi senza una lotta dura e rivoluzionaria.
Sontag auspica un cambiamento radicale, non solo riformista, che coinvolga l’accesso delle donne a ogni tipo di professione e lavoro, anche a ruoli tradizionalmente considerati maschili. Critica l’istituzione familiare, definendola una “prigione di repressione sessuale”, un luogo di possessività e sensi di colpa.
Solidarietà femminile e cammino verso la libertà
Un tema centrale nella riflessione di Sontag è quello del sostegno di genere. Secondo la scrittrice, la prima responsabilità di una donna “liberata” è quella di vivere una vita piena, libera e immaginativa, mentre la seconda è la solidarietà nei confronti delle altre donne.
Come sottolinea Benedetta Tobagi, il cammino verso la liberazione femminile è profondo e spesso doloroso, ma è un tassello indispensabile in una grande marcia che si avanza solo insieme.
L’attualità del pensiero di Sontag
Le parole di Susan Sontag, scritte oltre cinquant’anni fa, risuonano ancora oggi con una sorprendente attualità, evidenziando la persistenza di disparità di genere e la necessità di una lotta continua per l’uguaglianza. La sua analisi critica della società, che relega le donne a ruoli predefiniti e le costringe a conformarsi a canoni di bellezza e fragilità, è ancora oggi rilevante in un mondo che, nonostante i progressi, continua a confrontarsi con questioni di discriminazione e violenza di genere.