Attacco di droni e incendio in una raffineria
Un incendio è divampato in una raffineria di petrolio ad Azov, nella regione di Rostov, in Russia, dopo un attacco di droni avvenuto durante la notte. La notizia è stata confermata da Vasily Golubev, governatore della regione, tramite un post su Telegram.
Secondo quanto riportato da Golubev, “i serbatoi di petrolio hanno preso fuoco ad Azov in seguito a un attacco di droni”. Il governatore ha precisato che, secondo le prime informazioni, non ci sono state vittime, e che i vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere le fiamme.
Aumento degli attacchi di droni sul territorio russo
L’incidente ad Azov si inserisce in un contesto di crescente attività di droni sul territorio russo. Funzionari ucraini hanno affermato che questi attacchi mirano a indebolire le operazioni militari della Russia, e sono una rappresaglia per gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine.
La regione di Rostov, dove si trova Azov, ospita il quartier generale militare dell’operazione russa in Ucraina, il che rende l’incidente particolarmente significativo.
Un’escalation del conflitto?
L’incidente solleva interrogativi sull’escalation del conflitto, con attacchi che si spostano sempre più in profondità nel territorio russo. Sebbene le autorità ucraine non abbiano rivendicato la responsabilità dell’attacco, le dichiarazioni di Kiev suggeriscono una possibile correlazione con le azioni militari russe in Ucraina. L’incidente potrebbe portare a una reazione da parte della Russia, aumentando la tensione e il rischio di un’ulteriore escalation del conflitto.