Missione prolungata per la Starliner
La missione della navetta Starliner della Boeing, con a bordo gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams, è stata prolungata fino al 18 giugno. La permanenza in orbita, inizialmente prevista per una settimana, è stata estesa per consentire ulteriori test e verifiche dei sistemi della navetta.
Obiettivi della missione prolungata
La Nasa ha spiegato che la permanenza in orbita prolungata servirà per avere più tempo per raccogliere dati utili alla certificazione di Starliner come navetta idonea al trasporto umano. In particolare, gli astronauti dovranno valutare la capacità della navetta di attivare e disattivare la modalità di potenza minima, la sua abitabilità e la possibilità di usarla come rifugio in caso di emergenza sulla Iss. Devono poi valutare le tute spaziali, i sedili e le batterie del modulo di servizio.
Problemi tecnici riscontrati
Nel frattempo, i team di terra stanno valutando quali impatti potrebbero avere sul resto della missione le cinque piccole perdite nei collettori di elio del modulo di servizio, così come i problemi di chiusura rilevati in una valvola di isolamento del sistema di propulsione sempre del modulo di servizio.
Prossima passeggiata spaziale
La missione prolungata consentirà anche ai membri della Expedition 71 di prepararsi con maggiore tranquillità alla prossima passeggiata spaziale degli astronauti Tracy C. Dyson e Matt Dominick, che il 13 giugno usciranno per attività di manutenzione della Iss.
Un passo importante per il futuro dell’esplorazione spaziale
Il successo della missione Starliner è fondamentale per il futuro dell’esplorazione spaziale. La navetta è destinata a diventare un mezzo di trasporto chiave per gli astronauti che si recheranno sulla Stazione Spaziale Internazionale e, in futuro, anche per missioni di esplorazione lunare e marziana. La prolungata permanenza in orbita dimostra l’impegno della Nasa e della Boeing per garantire la sicurezza e l’affidabilità della navetta.