Rozzano in pole, ma San Siro non è escluso
Il futuro dell’Inter sembra essere sempre più legato alla zona di Rozzano, dove il club ha esteso fino al 2025 il contratto di esclusiva con la società proprietaria dei terreni. Lo ha confermato il presidente dell’Inter Beppe Marotta ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, dichiarando: “L’auspicio è che si possa trovare una collocazione definitiva, ci stiamo lavorando. Abbiamo individuato la zona di Rozzano, per cui il club ha esteso fino al 2025 il contratto di esclusiva con la società proprietaria dei terreni.”
Tuttavia, Marotta ha lasciato aperta la porta anche alla riqualificazione dello stadio di San Siro, in seguito alla proposta del sindaco di Milano di consegnare un progetto di riqualificazione. “Poi c’è questa proposta da parte del sindaco di consegnare un progetto di riqualificazione dello stadio di San Siro. Vedremo un attimo, ma adesso è un po’ prematuro”, ha aggiunto il presidente nerazzurro.
Il problema degli stadi in Italia
Marotta ha poi evidenziato le difficoltà che il calcio italiano incontra nella costruzione di nuovi stadi, un problema che affligge da tempo il panorama calcistico italiano. “Il problema degli stadi in Italia è veramente notevole e sentito. Oggi noi abbiamo delle grandi difficoltà, perché c’è una lentezza burocratica di autorizzazioni che poi porta a far sì che ci sia quasi una fuga di potenziali investitori. Abbiamo stadi con un’età media di quasi 70 anni”, ha concluso.
Una situazione complessa
La situazione relativa al nuovo stadio dell’Inter è ancora in divenire, con diverse opzioni sul tavolo. La scelta di Rozzano sembra essere la più accreditata, ma la riqualificazione di San Siro rimane una possibilità concreta. La lentezza burocratica, un problema cronico nel nostro Paese, rappresenta un ostacolo significativo per la costruzione di nuovi stadi, rendendo difficile attirare investimenti e modernizzare le infrastrutture calcistiche italiane.