La tecnologia del futuro, oggi
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha organizzato un evento per celebrare i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, un’occasione per guardare al futuro e alle tecnologie che stanno rivoluzionando il mondo. Al centro della dimostrazione, una connessione quantistica ultra-sicura, realizzata con la stessa tecnologia utilizzata al G7 per garantire comunicazioni sicure agli ospiti di Borgo Ignazia, in Puglia.
La tecnologia, sviluppata dallo spinoff Qti (Quantum Telecommunications Italy) dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, ha permesso di collegare la sede centrale dell’ente di ricerca con l’Università di Roma Tor Vergata. “Può sembrare una semplice videochiamata, ma è qualcosa di più: è una comunicazione impossibile da violare perché è protetta da una chiave quantistica”, ha spiegato Ludovica Ciarravano, dello Qti, collegata dalla sede del CNR presso l’università.
Oltre la sicurezza: le applicazioni della tecnologia quantistica
Le tecnologie quantistiche, come quella utilizzata per la dimostrazione al CNR, non saranno limitate al campo della difesa e della sicurezza. “Troveranno applicazioni in molti altri settori, dalla finanza alla sanità”, ha sottolineato Francesco Saverio Cataliotti, direttore dell’Ino-Cnr. “E’ importante ricordare che la riservatezza delle comunicazioni è un diritto per ogni cittadino”, ha aggiunto.
La tecnologia quantistica apre nuove frontiere per la sicurezza, la privacy e la protezione dei dati, con implicazioni significative per la società moderna. La sua applicazione in settori come la finanza potrebbe garantire transazioni più sicure e trasparenti, mentre in ambito sanitario potrebbe consentire lo scambio di informazioni sensibili in modo sicuro e affidabile.
L’eredità di Marconi: dalla radio alle tecnologie quantistiche
L’evento dedicato a Marconi ha celebrato la sua eredità scientifica, che ha aperto la strada alle tecnologie quantistiche e a quelle radar, oggi utilizzate anche per esplorare il Sistema Solare. La sua invenzione della radio, che gli valse il premio Nobel nel 1909, ha rivoluzionato le comunicazioni e ha aperto la strada a un settore in continua evoluzione, con applicazioni in servizi per i cittadini e scoperte scientifiche.
Come ha osservato il fisico Massimo Inguscio, “Marconi, lanciando il suo segnale non poteva immaginare che un giorno sarebbe stato inventato il laser, dove le onde oscillano a milioni di milioni più veloci, e che la luce sarebbe stata guidata in una fibra per le comunicazioni quantistiche”.
La scienza: un viaggio imprevedibile e pieno di fantasia
Le ricerche di Marconi sono una dimostrazione di come “la scienza, anche quella che viene definita applicata, sia del tutto imprevedibile”, ha sottolineato Inguscio. “Il secolo scorso è stato un incredibile esempio di tutto questo. La vera ricerca è fatta di fantasia e di rischio: bisogna avere il coraggio di sperimentare e andare oltre gli orizzonti”.
La giornata dedicata a Marconi è stata un’occasione per riflettere sull’importanza della ricerca scientifica, sulla sua capacità di innovare e di aprire nuovi orizzonti. La sua eredità continua a ispirare gli scienziati di oggi, che si spingono sempre più avanti nella ricerca di nuove conoscenze e tecnologie che possano migliorare la vita dell’umanità.
Un futuro più sicuro e connesso
La dimostrazione di comunicazione quantistica al CNR è un segnale importante per il futuro. Le tecnologie quantistiche promettono di rivoluzionare diversi settori, garantendo una maggiore sicurezza, privacy e affidabilità. L’eredità di Marconi, con la sua visione pionieristica, continua a ispirare le nuove generazioni di scienziati e ricercatori, che si impegnano a sviluppare tecnologie innovative per un futuro migliore.