L’arresto del conduttore radiofonico
Il conduttore radiofonico Andrea Piscina, 25 anni, è stato arrestato a Milano su ordinanza del gip Ileana Ramundo per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. Piscina, sospeso da Rtl 102.5, è difeso dall’avvocato Valentina Di Maro, che ha avuto accesso agli atti e incontrerà il suo assistito in carcere domani. L’interrogatorio da parte del giudice è previsto per martedì 18 giugno.
Le indagini e le vittime
Le indagini, condotte dal Nucleo specializzato crimini informatici della Polizia locale di Milano, coordinate dal pm Giovanni Tarzia, hanno portato all’identificazione di due vittime. Un bambino è stato adescato online e indotto a compiere atti sessuali durante chat e videochiamate. Un altro minore è stato agganciato alla polisportiva frequentata da Piscina. La madre di quest’ultimo ha presentato denuncia nell’estate del 2023.Tuttavia, gli investigatori ritengono che il numero di vittime potrebbe essere molto più alto, con decine di minori coinvolti tra il 2021 e il 2023. Il materiale rinvenuto sui dispositivi di Piscina, oltre mille immagini, non è sufficiente per identificare tutte le vittime.
L’indagine continua
Le indagini, nonostante le difficoltà nell’identificare le altre vittime, continuano. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la rete di contatti di Piscina e di identificare tutti i minori che potrebbero essere stati vittime dei suoi abusi.
Un caso allarmante
Il caso di Andrea Piscina è un esempio allarmante del crescente problema della pedopornografia online e degli abusi sessuali sui minori. La facilità con cui i predatori possono entrare in contatto con i bambini attraverso internet rende fondamentale la vigilanza da parte dei genitori e delle istituzioni. È necessario investire in campagne di sensibilizzazione e in strumenti di prevenzione per proteggere i minori da questo tipo di crimini.