Corsiglia nega violenza, ‘rapporto tranquillo e consenziente’
Francesco Corsiglia, uno degli indagati per lo stupro di gruppo avvenuto a Porto Cervo nel 2019, ha negato di aver usato violenza durante il rapporto sessuale con la studentessa italo-norvegese, affermando che è stato ‘tranquillo e consenziente’. Corsiglia ha risposto per quasi 5 ore alle domande del procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ribadendo la sua innocenza e confermando le dichiarazioni rese 5 anni fa al pm. Secondo Corsiglia, il rapporto sessuale con la giovane è avvenuto nella villetta di Porto Cervo della famiglia Grillo, la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, e si è svolto in modo pacifico e consensuale.
Corsiglia: ‘Dormivo, ho saputo cosa era successo la mattina dopo’
Corsiglia ha poi ribadito di non essere presente al momento del presunto stupro di gruppo. ‘Dormivo, ho saputo cosa era successo la mattina dopo’, ha dichiarato. Questa affermazione contrasta con le accuse mosse alla studentessa italo-norvegese, che ha denunciato di essere stata violentata da un gruppo di persone, tra cui Corsiglia, nella stessa villetta.
Un caso complesso e delicato
Il caso Grillo è un caso complesso e delicato, con accuse pesanti e testimonianze contrastanti. L’interrogatorio di Corsiglia rappresenta un tassello importante nell’indagine, ma non è sufficiente a dirimere la questione. È necessario attendere gli sviluppi futuri dell’inchiesta per avere un quadro completo della vicenda e per poter esprimere un giudizio obiettivo.