La preoccupazione dell’Ue per la sovraccapacità cinese
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha espresso preoccupazione per la sovraccapacità produttiva cinese, durante la sessione sulla sicurezza economica del G7 a Borgo Egnazia. Secondo von der Leyen, la Cina produce più di tutti i Paesi del G7 messi insieme, e la sua strategia industriale è sempre più focalizzata sulla spinta dell’export. Questa situazione, ha sottolineato, ha ricadute preoccupanti per il resto del mondo.
L’impegno del G7 per mercati equi
Il G7, ha detto von der Leyen, ha interesse a garantire che i mercati mondiali operino in modo equo, senza distorsioni. Il gruppo dei sette Paesi più industrializzati al mondo si impegna a lavorare insieme per affrontare la questione della sovraccapacità cinese, che rappresenta una minaccia per la competitività delle aziende europee e per l’equilibrio dei mercati globali.
La sfida della competizione globale
La crescente preoccupazione per la sovraccapacità cinese pone in luce la complessità della competizione globale. L’Ue e il G7 devono trovare un equilibrio tra la promozione del libero commercio e la protezione degli interessi delle proprie economie. La sfida è quella di garantire un’equa competizione, evitando protezionismi e guerre commerciali, ma al contempo salvaguardando la competitività delle proprie industrie.