La sestina dello Strega a Bruxelles
Il Premio Strega 2024 si avvicina alla sua conclusione e la sestina dei finalisti si prepara alla volata finale. A Bruxelles, ospiti dell’Istituto Italiano di Cultura, i sei autori si sono confrontati con il pubblico in un’atmosfera di grande entusiasmo. La serata, che ha visto la partecipazione di circa 500 persone, è stata caratterizzata da un’accoglienza calorosa e da un’atmosfera vivace.
I sei finalisti, Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi), Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli) e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), hanno presentato i loro libri in un contesto internazionale, con la partecipazione di giovani studenti della Scuola Europea 4.
La direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Allegra Iafrate, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli Istituti Italiani di Cultura nella promozione della cultura italiana all’estero. Trentacinque sedi degli Istituti Italiani di Cultura collaborano alla giuria del Premio Strega e il loro voto inciderà anche sulla scelta del vincitore nella seconda votazione il 4 luglio al Museo del Teatro Romano di Villa Giulia a Roma.
Un viaggio tra le parole e le immagini
La serata a Bruxelles è stata arricchita da un’iniziativa originale: la presentazione dei libri attraverso delle immagini. I sei finalisti hanno dovuto associare a ciascuno dei titoli in corsa una foto che ne rappresentasse l’atmosfera o i temi principali.
La Torre di Babele di Bruegel ha subito rimandato ad Autobiogrammatica di Giartosio, mentre Primavera o Le tre età dell’uomo di Arnold Bocklin hanno evocato L’età fragile di Di Pietrantonio. Una foto scattata negli anni Trenta in quello che è ora l’Istituto Italiano di Bruxelles ha portato ad Aggiustare l’universo della Romagnolo, anche se la sua storia è ambientata nel 1945-46.
Per Invernale di Voltolini ecco Il grande macello di Annibale Carracci, per Chi dice e chi tace di Chiara Valerio Autoritratto – Dama dal cappello di Eleonor Fini e per Romanzo senza umani di Di Paolo Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli di Bruegel il Vecchio.
Giochi e sorprese per una serata memorabile
La serata a Bruxelles ha visto anche la partecipazione dei sei finalisti a un gioco finale ispirato a Cadavere Exquis, che ha portato alla composizione di testi surrealistici a partire da una frase attinente all’esperienza dello Strega. Un’iniziativa divertente e creativa che ha coinvolto gli autori e il pubblico in un’atmosfera di spensieratezza e di collaborazione.
Il tour dello Strega si concluderà il 26 giugno a Bisceglie, in Puglia, e poi sarà più difficile tenere a bada la tensione per la volata finale. I sei finalisti, affiatati fra loro, si preparano a questa sfida finale con la consapevolezza di aver già vinto un premio importante: la possibilità di confrontarsi con un pubblico eterogeneo e di condividere la loro passione per la scrittura.
La cultura italiana in un palcoscenico internazionale
Il Premio Strega, con la sua tappa internazionale a Bruxelles, dimostra ancora una volta la sua capacità di promuovere la cultura italiana in un contesto internazionale. L’evento ha visto la partecipazione di un pubblico variegato, composto da giovani studenti, appassionati di letteratura e curiosi di conoscere i finalisti del premio letterario più importante d’Italia. La serata a Bruxelles è stata un’occasione per celebrare la bellezza e la ricchezza della letteratura italiana e per promuovere un dialogo interculturale attraverso la parola scritta.