L’avvio del taglio dei tassi e l’export in miglioramento
La congiuntura flash del Centro studi di Confindustria (Csc) evidenzia un miglioramento dello scenario economico italiano, grazie all’avvio del taglio dei tassi di interesse e al recupero dell’export. L’export di beni italiani, dopo un primo trimestre negativo, ha mostrato un miglioramento ad aprile, con attese positive per il futuro. Il Csc sottolinea anche una possibile schiarita nell’industria grazie alla migliore domanda interna di beni.
I consumi in crescita e la flessione dell’industria
I positivi segnali sui consumi, spinti dal taglio dei tassi, anticipano una minore flessione nell’industria nel secondo trimestre. La crescita dei consumi e degli investimenti nel primo trimestre, seppur contenuta, indica una certa resilienza della domanda interna. La fiducia delle famiglie ha recuperato il livello di inizio anno e gli ordini delle imprese di beni strumentali sono risaliti parzialmente. Un minor costo del credito, sebbene il ribasso atteso sia limitato, potrebbe favorire gli investimenti, mentre quelli in costruzioni sono attesi in frenata.
La crescita del lavoro e la produttività in calo
L’input di lavoro ha continuato a crescere nei primi tre mesi del 2024, sia nell’industria, nonostante il calo del valore aggiunto, sia nei servizi. La crescita del lavoro è superiore alla crescita dell’attività economica, portando a un ripiegamento della produttività del lavoro, che nell’industria è scesa sotto i livelli pre-Covid dal terzo trimestre 2023.
Il Pil italiano: crescita trainata da costruzioni e servizi
Costruzioni e servizi hanno alimentato la buona dinamica del Pil italiano nel primo trimestre. La crescita del turismo, che alimenta l’export netto, insieme al calo dell’import, contribuisce positivamente all’economia. Tuttavia, la bassa fiducia delle imprese e i problemi nei trasporti e nei prezzi dell’energia rappresentano sfide importanti.
L’inflazione resta alta, con prezzi energetici in calo e gas in aumento
L’inflazione in Italia è stabilmente bassa (+0,8% annuo a maggio), grazie ai prezzi energetici in riduzione (-11,7%) e ai prezzi core scesi al +2,0%, sulla soglia Bce. Tuttavia, i prezzi dell’energia mostrano dinamiche opposte. Il costo del petrolio scende e tende a moderare il prezzo al consumo dei carburanti, mentre quello europeo del gas va in direzione opposta, salendo a 34 euro/mwh a giugno, da un minimo di 26 a febbraio. Questo aumento si riverserà sui prezzi di elettricità e gas per famiglie e imprese.
L’industria: calo del valore aggiunto e della produzione
L’industria nel primo trimestre ha registrato un -0,4% in termini di valore aggiunto e in aprile un calo della produzione (-1,0%), anche se l’indice ‘Real time turnover’ (Rtt) indica che il fatturato ha recuperato i livelli di febbraio. A maggio, l’indagine Csc sulle grandi imprese mostra un miglioramento delle stime di produzione nel mese corrente, coerente con la timida risalita nelle attese a breve (Istat).
Un quadro complesso e sfidante
L’economia italiana si presenta con un quadro complesso e sfidante. Da un lato, l’avvio del taglio dei tassi e il miglioramento dell’export offrono segnali positivi. Dall’altro, l’inflazione resta alta e i tassi scenderanno meno del previsto, mentre la produttività del lavoro è in calo. La crescita del turismo e la resilienza della domanda interna offrono un certo ottimismo, ma la bassa fiducia delle imprese e i problemi nei trasporti e nei prezzi dell’energia rappresentano sfide importanti che richiedono un’attenta analisi e azioni concrete.