Kevin Spacey: “Mi sono comportato male”, ma torna al cinema con un ruolo da sicario
Kevin Spacey, due volte premio Oscar, è stato al centro di una bufera #meToo in chiave gay nel 2017. In un’intervista con Piers Morgan, l’attore ha ammesso di aver “sfidato le regole” e di aver “allungato troppo le mani” in passato, ma ha anche detto di essere stato “in un posto molto, molto buio” quando è scoppiato lo scandalo. Nonostante le accuse, Spacey è tornato al cinema con un ruolo da sicario in “Peter Five Eight”, il suo primo film prodotto negli Stati Uniti dal 2017.
L’attore, costretto a mettere la sua casa di Baltimora alle aste giudiziarie, ha detto a Morgan di non sapere più dove andrà a vivere. Le accuse di molestie hanno avuto un impatto devastante sulla sua carriera, e Spacey è stato letteralmente “cancellato” dal film di Ridley Scott “Tutti i Soldi del Mondo”. Tuttavia, l’attore sembra determinato a rilanciare la sua carriera, e il suo nuovo ruolo in “Peter Five Eight” potrebbe essere un passo importante in questa direzione.
Nel documentario “Kevin Spacey – Dietro la Maschera”, in onda su Discovery+ a partire dal prossimo venerdì, dieci uomini raccontano di essere stati molestati dall’attore. Tra loro ci sono giovani attori dell’Old Vic di Londra, comparse dei set più famosi di Hollywood, ma anche ex marine che Spacey ha incontrato nel corso della sua vita. Il documentario include anche un’intervista con Randall Fowler, il fratello maggiore di Spacey, che offre uno spaccato di un’infanzia difficile.
Spacey ha ammesso di aver passato anni evitando di parlare della sua vita privata e della sua sessualità, e ha accusato la madre di non averlo voluto difendere da un padre neo-nazista. L’attore ha anche detto di aver patteggiato per un milione di dollari con i produttori di “House of Cards” per le accuse di molestie rivoltegli da membri della troupe.
Spacey è stato processato due volte per le accuse di molestie, ma non è mai stato condannato. Le accuse di un ragazzo conosciuto in un bar dell’isola di Nantucket sono finite in un nulla di fatto. Nonostante le difficoltà, Spacey sembra determinato a rilanciare la sua carriera. Il suo nuovo ruolo in “Peter Five Eight” è un segno che l’attore non ha intenzione di arrendersi.
Le considerazioni di Euterpe
La vicenda di Kevin Spacey è un esempio di come le accuse di molestie sessuali possano avere un impatto devastante sulla carriera di un artista. La sua storia ci ricorda che il potere e la fama non sono una scusa per il comportamento inappropriato. È importante ricordare che le vittime di molestie sessuali meritano di essere ascoltate e credute, e che gli accusati devono essere ritenuti responsabili delle loro azioni.
Il ritorno di Spacey al cinema è un segnale che la società è ancora in grado di perdonare, ma è anche un promemoria che il percorso verso la redenzione è lungo e difficile. La sua storia solleva importanti questioni sul ruolo del perdono e della giustizia nella società, e ci invita a riflettere sul modo in cui trattiamo le persone che hanno commesso errori gravi.
Riflessioni sull’eredità di Spacey
Il caso di Kevin Spacey è un esempio complesso e controverso che ci pone di fronte a domande difficili. Da un lato, è necessario riconoscere il diritto delle vittime di essere ascoltate e il bisogno di giustizia. Dall’altro, la possibilità di redenzione e di un secondo chance è un principio importante nella società. La storia di Spacey ci invita a riflettere su come affrontare il passato, la possibilità di cambiamento e il ruolo del perdono nella società.