La BoJ mantiene i tassi invariati, ma riduce gli acquisti di bond
La Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto la sua politica monetaria ultra-accomodante, lasciando invariati i tassi di interesse, ma ha ridotto la portata degli acquisti di obbligazioni. Questa decisione arriva dopo che il primo rialzo dei tassi di interesse in 17 anni, avvenuto a marzo, non è riuscito a frenare l’indebolimento dello yen. La BoJ ha deciso di ridurre gli acquisti di bond a circa 6.000 miliardi di yen (35 miliardi di euro) al mese, rispetto ai precedenti 7.500 miliardi. Questa mossa è stata interpretata come un segnale che la BoJ sta cercando di bilanciare la necessità di sostenere l’economia con la crescente pressione per controllare l’inflazione.
Il tasso di interesse di riferimento rimane tra lo zero e lo 0,1 percento
Il comitato guidato dal governatore Kazuo Ueda ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento tra lo zero e lo 0,1 percento, una decisione che era in linea con le aspettative del mercato. La BoJ ha continuato a ribadire il suo impegno a mantenere una politica monetaria accomodante fino a quando l’inflazione non sarà saldamente al 2%, obiettivo che la banca centrale giapponese si è prefissata. Tuttavia, la decisione di ridurre gli acquisti di bond suggerisce che la BoJ potrebbe essere più cauta nell’allentare la politica monetaria in futuro.
Lo yen continua a deprezzarsi
A ridosso della decisione della BoJ, lo yen ha continuato a deprezzarsi rispetto al dollaro, raggiungendo quota 157,80. Questo significa che per acquistare un dollaro americano servono ora più yen rispetto a prima. La debolezza dello yen è dovuta a una serie di fattori, tra cui la differenza di tassi di interesse tra Giappone e Stati Uniti, l’aumento delle importazioni di energia e la crescente incertezza economica globale. L’indebolimento dello yen rende le importazioni più costose, il che potrebbe alimentare l’inflazione e mettere pressione sulla BoJ per aumentare i tassi di interesse.
Un delicato equilibrio tra crescita e inflazione
La BoJ si trova ad affrontare una sfida complessa: sostenere la crescita economica in un contesto di inflazione crescente. La decisione di ridurre gli acquisti di bond suggerisce che la BoJ sta cercando di trovare un delicato equilibrio tra questi due obiettivi. Sarà interessante vedere come la banca centrale giapponese si muoverà nei prossimi mesi, in un contesto globale incerto e con un’inflazione che rimane elevata.