L’ambasciatore russo in Argentina conferma: Nessun trasferimento di aerei Super Etendard all’Ucraina
L’ambasciatore russo in Argentina, Dmitry Feoktistov, ha smentito le voci secondo cui il governo argentino avrebbe trasferito gli aerei d’attacco Super Etendard di fabbricazione francese all’Ucraina.
Feoktistov ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Tass che, secondo le informazioni raccolte, le trattative per il trasferimento degli aerei avrebbero effettivamente avuto luogo e che sarebbe stata discussa la possibilità di trasferirli attraverso la Francia, che si sarebbe occupata della loro riparazione. Tuttavia, l’ambasciatore russo ha assicurato che, sulla base dei riscontri, gli aerei non saranno trasferiti e che l’amministrazione argentina ha fornito rassicurazioni in merito.
La Russia considera un passo ostile il trasferimento di attrezzature militari all’Ucraina attraverso paesi terzi
Feoktistov ha aggiunto che la Russia ha informato l’Argentina che il trasferimento di attrezzature militari all’Ucraina attraverso paesi terzi sarebbe considerato un passo ostile. La Russia, infatti, teme che l’invio di armi all’Ucraina possa intensificare il conflitto e alimentare la guerra.
La posizione della Russia è stata espressa chiaramente in diverse occasioni. Il governo russo ha ripetutamente condannato l’invio di armi all’Ucraina, sostenendo che questo alimenta il conflitto e ostacola la ricerca di una soluzione pacifica.
Un’ulteriore tensione tra Russia e Argentina?
La dichiarazione dell’ambasciatore russo Feoktistov solleva preoccupazioni riguardo alla possibile tensione tra Russia e Argentina. La posizione argentina sull’invio di armi all’Ucraina è complessa e delicata, e questa vicenda potrebbe contribuire ad alimentare le tensioni tra i due paesi. L’Argentina, pur non essendo un membro della NATO, ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, ma ha anche espresso la sua preoccupazione per l’escalation del conflitto. La decisione di non trasferire gli aerei Super Etendard all’Ucraina potrebbe essere interpretata come un segnale di distensione, ma potrebbe anche essere vista come un tentativo di evitare un’ulteriore escalation delle tensioni con la Russia. La questione rimane quindi complessa e delicata, e richiederà un’attenta analisi degli sviluppi futuri.