Un sacello ritrovato a Pompei, ma con un passato di saccheggio
Un ambiente dedicato al culto religioso, un sacello, è stato scoperto negli scavi di Civita Giuliana, nel parco archeologico di Pompei. La scoperta, visitata oggi dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, rivela un luogo di grande importanza storica e religiosa, ma anche un passato di saccheggio da parte di scavatori clandestini. Il sacello, collocato in un punto di cerniera tra il settore di servizio (con stalle e la stanza degli schiavi) a sud e il complesso residenziale a nord della villa, è stato depredato in passato, come evidenziato dal direttore del parco, Gabriel Zuchtriegel. “Vedere questo luogo di culto, annesso al quartiere produttivo della villa, ridotto in queste condizioni, fa male, anche perché ci sono pochissimi confronti per questo genere di ambienti”, ha affermato Zuchtriegel.
La lotta contro il saccheggio e la collaborazione con la Procura
Nonostante lo sconforto per il passato di saccheggio, Zuchtriegel ha sottolineato l’importanza di questa scoperta e la necessità di preservare il patrimonio archeologico. “Paradossalmente, però, al tempo stesso, è incoraggiante: lo Stato c’è, insieme alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri, il Ministero della Cultura sta recuperando un complesso di grandissima importanza”, ha aggiunto. La collaborazione con la procura di Torre Annunziata, che ha portato al blocco dell’attività dei tombaroli, è stata fondamentale per contrastare il saccheggio. “I rinvenimenti confermano quanto appurato dalla polizia giudiziaria e dalla Procura. Si tratta di uno scavo di tutela attiva e direi anche di giustizia, dopo anni di saccheggiamento”, ha concluso Zuchtriegel.
Preservare il passato, un impegno per il futuro
La scoperta del sacello a Pompei è un’ulteriore testimonianza della ricchezza e della complessità della civiltà romana. Il passato di saccheggio, tuttavia, ci ricorda l’importanza di preservare il nostro patrimonio culturale. La collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine è fondamentale per contrastare il fenomeno del saccheggio e garantire che i tesori del passato siano accessibili alle generazioni future.