Assoluzione per Scalzone e Marcello
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto l’ex sindaco di Castel Volturno Antonio Scalzone e l’ex vicesindaco Lorenzo Marcello dall’accusa di concorso esterno in camorra. La sentenza, emessa dalla seconda sezione collegio C presieduta da Riccio, ha stabilito che il fatto non sussiste.
La Dda di Napoli, guidata dal pubblico ministero Maurizio Giordano, aveva invece chiesto la condanna del solo Lorenzo Marcello a 7 anni di carcere.
Secondo l’accusa, il clan dei Casalesi avrebbe condizionato gli atti del Comune di Castel Volturno in relazione alla realizzazione del Centro Commerciale Giolì e ad altre opere pubbliche. Il tribunale, però, non ha ritenuto esistente alcuna infiltrazione, confermando la propria posizione in linea con un precedente processo in cui era stato assolto per concorso esterno e corruzione l’ex sindaco di Castel Volturno, l’ex magistrato Francesco Nuzzo.
Lo staff dei difensori di Marcello e Scalzone era composto dagli avvocati Giuseppe Stellato, Claudio Sgambato, Giovanni Cantelli, Enzo di Vaio e Ferdinando Letizia.
Condanna per Vassallo e Granato
Il Tribunale ha condannato il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo a un anno e sei mesi di reclusione, in continuazione su una precedente condanna. Davide Granato è stato condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione.
Tutti gli altri imputati sono stati prosciolti per reati satellite per intervenuta prescrizione.
Un segnale importante
L’assoluzione di Scalzone e Marcello rappresenta un segnale importante per la lotta alla criminalità organizzata.
Il tribunale ha dimostrato di non essere disposto a condannare sulla base di mere accuse, ma solo sulla base di prove concrete.
Questa sentenza dovrebbe essere un monito per tutti coloro che cercano di influenzare le istituzioni con metodi illegali.
La lotta alla camorra è un compito arduo, ma la giustizia è un’arma potente.
La sentenza di assoluzione rappresenta un passo importante in questa direzione.