Il ritardo nella proclamazione dei nuovi eurodeputati italiani
A quattro giorni dalla chiusura dei seggi delle elezioni europee, la situazione in Italia è ancora incerta. Il bug informatico che ha bloccato 78 sezioni di Roma ha rallentato il processo di conteggio dei voti, e la Corte d’appello sta lavorando per completare le operazioni. I risultati finali delle consultazioni sono stati forniti da 16 Paesi Ue su 27, mentre per 10 Paesi, tra cui l’Italia, i dati sono provvisori. L’Irlanda ha invece fornito solo stime.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha istituito una Commissione d’inchiesta per fare luce sui disservizi informatici, che produrrà un primo report entro dieci giorni.
Ad oggi, i partiti europei hanno inviato all’Eurocamera una prima lista ufficiosa degli eletti, ma la lista definitiva per l’Italia dovrà attendere la proclamazione degli eletti, che spetta ai cinque Uffici elettorali circoscrizionali, una volta ricevuto dall’Ufficio elettorale nazionale il numero dei seggi assegnati a ciascuna lista.
Il lavoro in corso per la proclamazione degli eletti
Al momento, i magistrati dell’Ufficio elettorale provinciale della Corte d’appello di Roma stanno ancora contando le schede delle 78 sezioni ‘ritardatarie’. Le operazioni dovrebbero concludersi a breve. Nel frattempo, il riparto dei seggi pubblicato sul sito Eligendo del Viminale è da considerarsi ‘ufficioso e provvisorio’, così come l’individuazione degli eletti, non essendo ancora disponibili ‘notizie su eventuali opzioni, incompatibilità, surroghe e rettifiche’.
A conclusione delle sue operazioni, l’Ufficio elettorale circoscrizionale trasmette un attestato ai candidati proclamati eletti ed una copia del verbale delle operazioni alla segreteria del Parlamento europeo oltre che all’Ufficio elettorale nazionale. La proclamazione definitiva degli eurodeputati avverrà il prossimo 16 luglio, primo giorno della Plenaria che inaugurerà la nuova legislatura.
Le prime attività dei nuovi eurodeputati
In questi giorni, i neoeletti sono chiamati a Bruxelles per la registrazione al ‘welcome desk’, dove gli addetti del Pe ricevono gli elenchi finali degli eletti nei 27 Paesi membri. Prima i leader-capolista o i candidati in più circoscrizioni dovranno comunicare le proprie dimissioni, facendo scattare il seggio per i primi esclusi. Saranno le singole delegazioni a comunicare al gruppo di appartenenza e quindi alla presidenza del Pe chi sostituisce l’eletto che rinuncia al seggio da eurodeputato. I primi appuntamenti ufficiali, per i nuovi parlamentari, riguardano in realtà le composizioni dei gruppi. Si partirà già martedì prossimo, con il Ppe.
La protesta di Ignazio Marino
Ignazio Marino, neoeletto europarlamentare nella lista di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso la sua protesta riguardo al dato comunicato al Parlamento europeo sugli eurodeputati eletti. Il Viminale ha inviato i nomi di 84 parlamentari, invece che di 76 assegnati all’Italia, e questo ha impedito ai funzionari di rilasciare il badge elettronico ai nuovi eletti. Marino ha chiesto al Viminale di correggere al più presto il dato.
Le sfide per i nuovi eurodeputati italiani
Il ritardo nella proclamazione dei nuovi eurodeputati italiani pone in evidenza la necessità di un sistema elettorale più efficiente e trasparente. È importante garantire che le elezioni si svolgano in modo regolare e che i risultati siano disponibili in tempi ragionevoli, per consentire ai nuovi eletti di iniziare il loro mandato in modo efficace. Il bug informatico che ha bloccato 78 sezioni di Roma evidenzia anche la necessità di investire in sistemi informatici più sicuri e affidabili.
Inoltre, la complessità del processo di proclamazione dei nuovi eurodeputati, con la necessità di gestire dimissioni, surroghe e rettifiche, sottolinea la necessità di un sistema più agile e semplificato.
In conclusione, le sfide che i nuovi eurodeputati italiani si troveranno ad affrontare saranno numerose, ma è fondamentale che siano in grado di lavorare in modo coeso e efficace per rappresentare al meglio gli interessi dell’Italia a livello europeo.