Crosetto contro l’uso politico di chat private
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la sua forte disapprovazione sull’utilizzo di conversazioni private a fini politici, sottolineando l’importanza del rispetto della privacy e delle regole democratiche. Crosetto ha affermato che l’estrapolazione di messaggi privati dal contesto e la loro divulgazione per scopi politici costituiscono una grave violazione della dignità individuale e un pericolo per la democrazia.
Il ministro ha espresso il suo pensiero su X, piattaforma social precedentemente nota come Twitter, in un post che sembra riferirsi alla vicenda delle chat tra Paolo Signorelli, ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, e Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Crosetto ha evidenziato come la divulgazione di messaggi privati, anche se criticabili, possa essere utilizzata per danneggiare persone e rovinare loro la vita.
“Sei un cittadino incensurato. Intercettano i tuoi messaggi whatsapp in un gruppo con amici, nell’ambito di un’inchiesta. Nessuno di quei messaggi è rilevante. Non vengono distrutti. Rimangono in un cassetto, un computer, uno scaffale per anni. Poi diventi il collaboratore di qualcuno famoso a cui fa piacere far male. Tirano fuori quei messaggi. Li estrapolano da qualunque contesto. Li rendono pubblici. Ti massacrano. Ti rovinano la vita. E passano ad altri. Quei messaggi erano criticabili? Si! Ma resta il fatto che nessuno di noi dovrebbe conoscere le conversazioni private degli altri”, ha scritto Crosetto.
La preoccupazione per il rispetto delle regole democratiche
Crosetto ha proseguito il suo intervento sottolineando come la conservazione di messaggi privati, anche irrilevanti per lo Stato, per essere utilizzati in un secondo momento a fini politici, sia un’azione che dovrebbe suscitare altrettanta preoccupazione quanto il contenuto dei messaggi stessi. Secondo il ministro, questa pratica è diventata ormai una prassi comune, ma per lui non è accettabile.
“Dovremmo scandalizzarci del fatto che ci sia qualcuno che conserva fatti privati (irrilevanti per lo Stato), per poterli usare quando serve, almeno quanto ci siamo scandalizzati per i contenuti. Invece per tutti è ormai una prassi normale. Per me no. Ma, come sto constatando sul caso dossier, sono uno pochi a cui interessa il rispetto delle regole democratiche per tutti. Amici o avversari”, ha concluso Crosetto.
Un monito per la società
Le parole di Crosetto rappresentano un monito importante per la società. La privacy è un diritto fondamentale e la sua violazione, soprattutto per scopi politici, mina la fiducia nelle istituzioni e nel dibattito pubblico. Il rispetto delle regole democratiche, che includono il diritto alla privacy, è essenziale per garantire una società libera e giusta.