Dazi UE sui veicoli elettrici cinesi: la reazione della Camera di commercio cinese
La Camera di commercio cinese presso l’Ue ha espresso “shock, grave delusione e profonda insoddisfazione” per i dazi compensativi provvisori annunciati dalla Commissione Europea sui veicoli elettrici made in China. In una nota, l’organizzazione ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze negative di questa decisione, temendo che possa intensificare gli attriti commerciali tra Pechino e Bruxelles, incidendo negativamente sulle relazioni economiche e commerciali tra le due parti.
Le preoccupazioni della Camera di commercio cinese
La Camera di commercio cinese ha sottolineato che la mossa della Commissione Europea potrebbe avere un impatto negativo sulle aziende cinesi che operano nel settore dei veicoli elettrici, in quanto potrebbe aumentare i costi di produzione e ridurre la competitività sul mercato europeo. L’organizzazione ha anche espresso preoccupazione per il fatto che la decisione potrebbe creare un precedente negativo per le future relazioni commerciali tra Cina e UE.
Il contesto della decisione della Commissione Europea
La Commissione Europea ha annunciato i dazi compensativi provvisori sui veicoli elettrici cinesi a seguito di un’indagine avviata nel 2022, in cui si è riscontrato che alcune aziende cinesi avrebbero beneficiato di sussidi governativi illegali. I dazi, che si applicano alle importazioni di veicoli elettrici, batterie e pannelli solari dalla Cina, sono stati introdotti per contrastare la concorrenza sleale e proteggere le aziende europee.
Un’escalation commerciale o un passo necessario?
La reazione della Camera di commercio cinese evidenzia la delicatezza del rapporto commerciale tra Cina e UE. I dazi imposti dall’UE sono un segnale forte che Bruxelles è pronta a difendere i propri interessi economici, ma potrebbero innescare una spirale di misure protezionistiche che danneggerebbero entrambe le parti. È fondamentale che le due potenze economiche cerchino un dialogo costruttivo per trovare una soluzione che favorisca la competizione equa e il libero scambio, evitando un’escalation commerciale che avrebbe conseguenze negative per l’economia globale.