Un anno di pena per la Glg srl per l’omicidio colposo di Anna Bellisario
Giuseppe Loiero e la madre Giovanna Anoia, rispettivamente legale rappresentante e responsabile delle linee produttive della Glg srl, sono stati condannati a un anno di pena, convertita in sanzione pecuniaria pari a 10mila euro ciascuno, per l’omicidio colposo della 20enne Anna Bellisario. La giovane è deceduta il 5 febbraio 2022 a seguito di uno choc anafilattico provocato da un tiramisù venduto come vegano ma che in realtà conteneva mascarpone, a cui era fortemente allergica.
La contaminazione durante la produzione
Le indagini del pm Luca Gaglio e dell’aggiunto Tiziana Siciliano hanno accertato che la Glg srl preparava prodotti vegani e non vegani nello stesso ambiente, in contemporanea sullo stesso tavolo, senza adottare misure adeguate per evitare la contaminazione tra ingredienti di origine animale e vegetale. Questa pratica ha portato alla presenza di tracce di latte nel tiramisù ‘Tiramisum’ con marchio Mascherpa, prodotto dalla Glg srl, che ha causato la tragica reazione allergica fatale per Anna Bellisario.
Patteggiamento e risarcimento
Il patteggiamento, accolto dal gup Cristian Mariani, ha comportato la revoca della misura interdittiva per entrambi gli imputati e il pieno risarcimento delle parti civili, la vittima e il suo fidanzato. La società Bdo Service ha inoltre implementato una serie di misure per garantire la sicurezza e la conformità dei prodotti in futuro.
La giustizia riparativa
Il legale Guido Camera, difensore degli imputati, ha sottolineato l’importanza della giustizia riparativa in questo caso, affermando che il patteggiamento è la dimostrazione di come questo tipo di giustizia può funzionare nel modo migliore quando viene approcciata con serietà.
Considerazioni
La vicenda della morte di Anna Bellisario è un tragico esempio di come la mancanza di attenzione e di controlli rigorosi nella produzione alimentare possa avere conseguenze fatali. L’episodio solleva importanti questioni sull’etichettatura dei prodotti alimentari e sulla necessità di garantire la sicurezza dei consumatori, soprattutto per coloro che soffrono di allergie alimentari. La giustizia riparativa, in questo caso, ha permesso di trovare una soluzione che riconosce la responsabilità della Glg srl e che mira a prevenire simili tragedie in futuro.