Un evento imperdibile per gli amanti della musica classica
La stagione sinfonica di Santa Cecilia si conclude in grande stile con un concerto eccezionale che vedrà protagonista la leggendaria pianista Martha Argerich. La celebre musicista argentina, che torna a esibirsi con la fondazione musicale romana dopo quattro anni, sarà impegnata in un programma che celebra il genio di Ludwig van Beethoven. Il 13 giugno alle 19.30, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospiterà l’esecuzione del Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, un capolavoro che ha segnato il debutto di Beethoven come pianista e compositore a Vienna nel marzo del 1795. Sul podio, al debutto ceciliano, salirà il giovane direttore israeliano Lahav Shani, un talento emergente che ha già conquistato il mondo con la sua maestria e la sua profonda sensibilità musicale. Shani, pupillo di Zubin Metha e di Daniel Barenboim, è dal 2020 direttore musicale della Israel Philharmonic e recentemente è stato nominato Direttore principale dei Münchner Philharmoniker.
Un omaggio a Beethoven: la Nona Sinfonia
Ma il clou della serata sarà sicuramente l’esecuzione della Nona Sinfonia “Corale” di Beethoven, un capolavoro che ha segnato la storia della musica e ha reso Beethoven un’icona della libertà e della fratellanza. La Nona Sinfonia, composta tra il 1819 e il 1823, è stata eseguita per la prima volta al Kärntnertortheater di Vienna il 7 maggio 1824, e da allora è diventata uno dei simboli universali della musica classica. L’opera, che celebra i valori di libertà e fratellanza, mette in musica l'”Ode alla gioia” di Friedrich Schiller, pubblicata nel 1786. Beethoven, ormai completamente sordo, non si rese subito conto dell’entusiasmo in sala dopo la première, finché non fu fatto voltare verso il pubblico dal mezzosoprano Caroline Unger e vide gli spettatori commossi sventolare i fazzoletti bianchi.
Un cast stellare per un evento indimenticabile
Il concerto vedrà la partecipazione di un cast stellare, con la voce di Chen Reiss (soprano), Okka von der Damerau (mezzosoprano), Siyabonga Maqungo (tenore) e Giorgi Manoshvili (basso). Il coro, istruito da Andrea Secchi, completerà la grande orchestra con la sua potenza espressiva. L’evento rappresenta una chiusura trionfale per la stagione sinfonica 2023-2024 di Santa Cecilia, un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo sonoro di Beethoven e per celebrare il bicentenario della prima esecuzione della Nona Sinfonia, un capolavoro che ha segnato la storia della musica e che continua ad emozionare il pubblico di tutto il mondo.
Martha Argerich: un’icona del pianoforte
Martha Argerich, nata a Buenos Aires nel 1941, è considerata la più grande pianista vivente. La sua carriera è costellata di successi e riconoscimenti, e la sua arte ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Ha iniziato a studiare pianoforte all’età di nove anni con Vincenzo Scaramuzza, e ha debuttato in pubblico da giovanissima. Nel 1955 si è trasferita in Europa, dove ha continuato i suoi studi con Friedrich Gulda, Nikita Magaloff e Stefan Askenase. Argerich è un’interprete di riferimento per il repertorio pianistico del XIX e XX secolo, e la sua tecnica straordinaria, la sua passione e la sua personalità magnetica la rendono una delle figure più affascinanti del mondo della musica classica. Ha debuttato a Santa Cecilia nel 1978, e nel 1997 è stata nominata accademica. La sua presenza a Roma è sempre un evento atteso con trepidazione dagli appassionati di musica classica, e il suo concerto con la Nona Sinfonia di Beethoven promette di essere un’esperienza indimenticabile.
Un’occasione per riflettere sul potere della musica
L’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven, a due secoli dalla sua prima esecuzione, ci ricorda il potere della musica di unire le persone, di esprimere emozioni profonde e di trasmettere messaggi universali. In un mondo spesso diviso da conflitti e disuguaglianze, la musica di Beethoven rappresenta un faro di speranza, un messaggio di pace e di fratellanza che continua a risuonare nel cuore di tutti.