Rafforzamento della sicurezza per il G7 in Puglia
Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deciso di impiegare 1.500 militari dell’operazione “Strade sicure” in più per garantire la sicurezza del vertice dei capi di Stato e di Governo del G7, in programma in Puglia dal 13 al 15 giugno. I militari si aggiungeranno ai 6.800 già operativi sul territorio nazionale, portando il totale a 8.300.
La decisione è stata presa in considerazione dell’elevato livello di sicurezza richiesto per un evento di tale portata internazionale. I militari saranno impiegati per il rafforzamento delle frontiere marittime, terrestri e aeroportuali, in seguito al ripristino dei controlli nell’Area Schengen dal 5 giugno scorso. Inoltre, saranno impegnati in collaborazione con le Forze dell’ordine per la vigilanza di siti e obiettivi sensibili nelle province di Bari e Brindisi.
Un’operazione complessa
L’operazione “Strade sicure” è un’iniziativa che prevede l’impiego di militari dell’esercito italiano per il controllo del territorio e la sicurezza pubblica. Il loro ruolo è quello di affiancare le Forze dell’ordine in diverse attività, tra cui la vigilanza di infrastrutture strategiche, il pattugliamento di zone a rischio e la prevenzione di reati.
In occasione del G7, l’operazione “Strade sicure” si concentrerà sul rafforzamento della sicurezza nelle aree dove si svolgeranno gli incontri dei leader mondiali. Sarà un’operazione complessa, che richiederà un coordinamento serrato tra le diverse forze di sicurezza coinvolte.
Sicurezza e libertà
L’impiego di un numero così elevato di militari per garantire la sicurezza del G7 è un chiaro segnale dell’importanza che l’Italia attribuisce a questo evento. Tuttavia, è importante non trascurare il delicato equilibrio tra sicurezza e libertà. Il rafforzamento dei controlli alle frontiere e la vigilanza di siti sensibili devono essere condotti in modo proporzionato e non devono limitare eccessivamente i diritti e le libertà dei cittadini.