La delusione di Mei per la scarsa affluenza
Il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), Stefano Mei, ha espresso delusione per la scarsa affluenza allo Stadio Olimpico durante gli Europei di atletica leggera a Roma. In un’intervista, Mei ha attribuito la colpa a una politica dei prezzi errata, affermando che "sulla politica dei prezzi ci sono stati degli errori. Quelli che sono venuti e ci hanno creduto hanno comunque visto uno spettacolo che non lo vedranno mai più per i prossimi dieci anni".
La necessità di uno stadio dedicato all’atletica
Interrogato su come riempire uno stadio per l’atletica, Mei ha risposto: "Servirebbe costruirne uno per il nostro sport. L’Olimpico non lo è. Per quanto affascinante, non è più adatto a certe manifestazioni. Sicuramente il fatto che ci possano essere 70mila posti non aiuta." Il presidente della Fidal ha sottolineato la necessità di uno stadio dedicato all’atletica, con una capienza più adatta alle esigenze di questo sport.
L’importanza dell’educazione sportiva
Mei ha concluso la sua analisi sottolineando l’importanza dell’educazione sportiva: "Questa manifestazione come legacy lascerà questo: l’affetto del pubblico verso l’atletica che ha bisogno di un’educazione sportiva diversa e più approfondita." Secondo il presidente della Fidal, è necessario un cambio di mentalità per avvicinare il pubblico all’atletica, attraverso un’educazione sportiva più completa e coinvolgente.
L’importanza di investire nell’atletica
Le parole di Mei evidenziano un problema che affligge l’atletica leggera in Italia: la mancanza di un’adeguata attenzione da parte del pubblico e delle istituzioni. La scarsa affluenza agli Europei di Roma è un campanello d’allarme che dovrebbe spingere a ripensare la strategia per promuovere questo sport, investendo in infrastrutture dedicate e in un’educazione sportiva più ampia e coinvolgente.