Scholz: “Putin deve ritirare le truppe per la pace”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito la necessità di un ritiro delle truppe russe dall’Ucraina come condizione per l’avvio di trattative di pace. In una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Berlino, Scholz ha dichiarato: “Per esserci un ingresso nelle trattative di pace, Putin dovrebbe essere disposto a ritirare le truppe”.
La conferenza in Svizzera: un primo passo verso la pace?
Scholz ha anche espresso cautela riguardo alla possibilità di un’immediata partecipazione di Putin al processo di pace. La conferenza in Svizzera, che si terrà il 21 giugno, potrebbe essere un primo passo verso un processo di pace, ma la decisione finale spetterà all’Ucraina. “Questa conferenza potrebbe essere una strada per avviare un processo in cui un giorno entri anche Putin, quando il tempo sarà maturo”, ha affermato Scholz. “E questo lo decide soltanto l’Ucraina”.
Sostegno tedesco a Kiev nonostante l’avanzata dell’estrema destra
Scholz ha ribadito il forte sostegno della Germania all’Ucraina, nonostante i risultati delle recenti elezioni europee, dove l’estrema destra ha ottenuto un’avanzata significativa. “La Germania rimarrà il “più grande sostenitore” di Kiev”, ha detto il cancelliere. “Siamo al fianco dell’Ucraina e continueremo a sostenerla nella sua lotta per la libertà e l’indipendenza”.
Un messaggio di speranza e di cautela
Le parole di Scholz trasmettono un messaggio di speranza per la pace, ma anche di cautela. Il cancelliere tedesco riconosce la necessità di un ritiro delle truppe russe come condizione per l’avvio di qualsiasi negoziato, ma sottolinea anche la necessità di un processo graduale, con l’Ucraina che avrà il ruolo determinante nel definire i tempi e le modalità di un’eventuale partecipazione di Putin. Questo approccio realista e pragmatico sembra essere il più adatto per affrontare una situazione complessa e delicata come quella attuale.