Nuovi Tempi per il Concordato Preventivo
Il Governo sta lavorando su un decreto legislativo correttivo che apporterà modifiche significative al concordato preventivo biennale e all’adempimento collaborativo, due strumenti introdotti a febbraio scorso per facilitare il pagamento delle tasse da parte dei contribuenti.
Tra le principali novità, si prevede uno slittamento delle scadenze per l’adesione al concordato. Per il 2023, anno di prima applicazione del nuovo sistema, il termine per l’adesione del contribuente alla proposta dell’Agenzia delle Entrate passerà dal 15 ottobre al 31 ottobre. A regime, dal 2024 in poi, la scadenza sarà fissata al 31 luglio di ogni anno.
Anche la scadenza per la messa a disposizione dei programmi informatici da parte dell’Agenzia delle Entrate subisce una modifica. Per il primo anno di applicazione, il termine passa dal 1° al 15 aprile. Per il 2024, la data di riferimento resta il 15 giugno, ma viene spostata al 15 luglio per i contribuenti in regime forfetario già nel 2023.
Esclusione dal Concordato per i Nuovi Forfettari
Un’altra novità importante riguarda i contribuenti che aderiscono al regime forfetario. Il decreto chiarisce che saranno esclusi dal concordato gli autonomi che aderiscono al regime forfetario a partire dal 2023.
Acconti di Novembre: Nuove Regole
Il decreto fissa anche gli importi degli acconti di novembre. Per la sostitutiva Irpef, sarà dovuta una maggiorazione del 15% sulla differenza tra il reddito concordato e quello dichiarato per il periodo precedente, se questa differenza è positiva. Per l’Irap, la maggiorazione sarà del 3%.
Decadenza dal Concordato: Conseguenze
Il decreto precisa che in caso di decadenza dal concordato, le imposte e i contributi dovuti saranno calcolati tenendo conto del reddito e del valore della produzione netta concordati, se questi sono maggiori di quelli effettivamente conseguiti.
L’Impatto delle Modifiche
Le modifiche apportate al concordato preventivo e all’adempimento collaborativo, se da un lato mirano a rendere il sistema più flessibile e comprensibile, dall’altro potrebbero creare confusione tra i contribuenti. È importante che l’Agenzia delle Entrate e il Governo si impegnino a fornire una comunicazione chiara e tempestiva sulle nuove regole, per evitare errori e sanzioni. Inoltre, è fondamentale che il sistema sia costantemente monitorato e aggiornato, per garantire che sia realmente efficace e risponda alle esigenze dei contribuenti.