Un’esplosione di luce nel cielo estivo
Il cielo notturno potrebbe presto essere illuminato da una nuova stella, T Coronae Borealis, una stella variabile distante 3.000 anni luce. La sua luminosità si accende periodicamente, a lunghi intervalli che possono variare nel tempo, e l’ultima volta è apparsa nel 1946. Astronomi e astrofili di tutto il mondo sono in trepidante attesa di assistere al suo ritorno, che si prevede possa essere così brillante da essere visibile a occhio nudo.
Un sistema binario in azione
Il fenomeno che rende T Coronae Borealis una stella variabile è dovuto a un sistema binario composto da una stella fredda e una nana bianca. Quando la materia della stella fredda viene trasferita alla nana bianca, si verifica un’esplosione di luminosità che rende la stella visibile anche a occhio nudo. Questo processo, come spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope, è simile a quello che ha fatto brillare la stella nel 1946 e nel 1866.
Un’eruzione imminente?
Negli ultimi mesi, il sistema binario ha mostrato una rapida riduzione della luminosità, un’indicazione che potrebbe essere in atto un ‘calo pre-eruzione’. Se lo schema si ripetesse, la nova potrebbe verificarsi tra oggi e settembre 2024, raggiungendo una luminosità simile a quella della stella polare.
Un evento affascinante
La possibilità di assistere all’accensione di una nuova stella nel cielo notturno è un evento straordinario che offre un’opportunità unica per osservare da vicino l’evoluzione stellare. Il ciclo di accensione di T Coronae Borealis è imprevedibile, e la sua apparizione è un evento che ci ricorda l’affascinante dinamica dell’universo e la sua costante evoluzione.