Il fallimento del Terzo Polo e l’ascesa di Forza Italia
Le elezioni europee hanno segnato una sconfitta per il Terzo Polo, con Azione e Italia Viva che non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4%. Carlo Calenda, leader di Azione, ha ottenuto circa 82.000 preferenze personali, mentre Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ne ha raccolte 200.000. Nonostante il risultato deludente, entrambi i leader si dichiarano pronti a continuare la loro battaglia politica.
Forza Italia, invece, ha registrato un buon risultato, posizionandosi come il principale partito centrista. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha dichiarato che le elezioni europee sono la “prima tappa di un lungo percorso e di una strategia per occupare lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein”.
Tajani ha aggiunto che Forza Italia è pronta ad assorbire i pezzi del centrodestra in frantumi, e ha lanciato un chiaro messaggio ad Azione e Italia Viva: “Una futura alleanza al centro? Difficile rinunciare ad un simbolo che ha dimostrato di pesare il 10% – risponde un esponente di spicco del partito forzista – Vedremo se, dopo la debacle, qualche parlamentare verrà a bussare o vorrà ritornare….”.
Il riferimento velato, in particolare, è agli ex forzisti passati con Calenda. Ma tra gli azzurri c’è chi auspica anche un’alleanza più strutturale con Azione, sul modello del Piemonte, Regione in cui i calendiani hanno sostenuto Alberto Cirio. Maurizio Lupi ne è certo: “Il centro è nel centrodestra. Credo che la proposta messa in campo da Antonio Tajani e da Noi moderati sia una proposta che è diventata anche da un punto di vista politico interessante per gli elettori italiani”.
Il futuro del centro: alleanza con il Pd o con Forza Italia?
Il fallimento del Terzo Polo ha aperto un dibattito sul futuro del centro. Calenda e Renzi, divisi e sconfitti, cercano una nuova strada. Calenda, da un lato, ha escluso un’alleanza con Italia Viva, sostenendo che l’elettorato di Azione non è compatibile con quello di Iv. Dall’altro, ha aperto uno spiraglio al centrosinistra a trazione dem: “Non ho alcuna preclusione ad alleanze, ma ci deve essere un progetto politico e dei valori”.
Renzi, invece, ha puntato il dito contro “l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia”.
La formazione di un campo larghissimo, che va da Avs a Iv, passando per i 5stelle e Calenda, sarebbe il sogno di Elly Schlein, segretario del Pd. Tuttavia, Schlein dovrà vedersela con diversi veti incrociati. Per cominciare, i dem, forti di una vittoria quasi inaspettata, chiamano tutti a raccolta: per Firenze, per esempio, dove si andrà al ballottaggio, “il Pd avrà bisogno anche dei voti di Renzi”, scandisce la vicepresidente del partito Chiara Gribaudo.
Più Europa, invece, va per la sua strada: convocherà a breve gli organismi direttivi per analizzare i motivi di un risultato che il segretario Riccardo Magi ha definito, senza mezzi termini, “pessimo”. L’alleanza strutturale con Iv, su cui già Emma Bonino si era mostrata cauta, toppate le elezioni per ora non è nei radar: “Ripartiamo dai nostri temi”.
Il futuro del centro: un’alleanza possibile?
Il futuro del centro è incerto. Azione e Italia Viva, sconfitte alle elezioni europee, sono chiamate a riflettere sul loro futuro. Calenda e Renzi, divisi e sconfitti, cercano una nuova strada.
Forza Italia, invece, si presenta come il principale partito centrista, pronto ad assorbire i pezzi del centrodestra in frantumi. Un’alleanza tra Forza Italia e Azione, sul modello del Piemonte, potrebbe essere una possibilità, ma Calenda, per adesso, tiene ben chiusa la porta a Renzi.
Un’alleanza con il Pd, invece, potrebbe essere un’opzione per Calenda, ma Schlein dovrà vedersela con diversi veti incrociati. Più Europa, invece, ha deciso di ripartire dai suoi temi.
Il futuro del centro è in bilico. La partita si giocherà nei prossimi mesi, con Calenda e Renzi che dovranno decidere la loro strategia. Forza Italia, invece, è pronta a raccogliere i pezzi del centrodestra in frantumi, e a conquistare lo spazio politico lasciato vuoto dal Terzo Polo.
Il futuro del centro: un’analisi
Le elezioni europee hanno dimostrato che il centro è in frantumi. Azione e Italia Viva, divisi e sconfitti, cercano una nuova strada. Forza Italia, invece, si presenta come il principale partito centrista, pronto ad assorbire i pezzi del centrodestra in frantumi. Il futuro del centro è incerto, e dipenderà dalle decisioni di Calenda e Renzi. Un’alleanza con il Pd potrebbe essere un’opzione per Calenda, ma Schlein dovrà vedersela con diversi veti incrociati. Forza Italia, invece, è pronta a raccogliere i pezzi del centrodestra in frantumi, e a conquistare lo spazio politico lasciato vuoto dal Terzo Polo. Il futuro del centro è in bilico, e la partita si giocherà nei prossimi mesi.