Studenti fuori sede al voto a Bologna
Nonostante il caldo afoso, poco prima dell’apertura dei seggi sono già tanti gli studenti fuori sede in fila davanti al liceo Sabin di Bologna. Per loro si tratta del primo voto lontano da casa.
Per la prima volta, infatti, a queste elezioni europee gli studenti domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un Comune fuori dalla propria regione di residenza è permesso di di votare nel Comune dove vivono temporaneamente se questo appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza. Oppure in seggi speciali istituiti nel capoluogo di Regione del Comune dove vivono temporaneamente, se quest’ultimo appartiene ad una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza.
"C’è una grande partecipazione – spiega la presidente di uno degli otto seggi elettorali allestito al Sabin -, vedo i ragazzi e le ragazze entusiaste di poter votare. Spero che l’affluenza sia altissima".
Un diritto di voto conquistato
La possibilità di votare nel Comune di residenza temporanea è un diritto di voto conquistato dagli studenti fuori sede, che spesso si trovano a dover affrontare ostacoli burocratici e logistici per poter esercitare il loro diritto di voto. Questa nuova normativa rappresenta un passo avanti verso una maggiore inclusione e partecipazione politica dei giovani.
La possibilità di votare nel Comune di residenza temporanea, infatti, non solo semplifica il processo di voto, ma anche favorisce la partecipazione degli studenti alla vita politica locale. Questo è particolarmente importante per gli studenti che vivono in città diverse dalla loro regione di residenza, che spesso si sentono esclusi dalla vita politica locale.
Un segnale positivo per la partecipazione politica
L’alta affluenza di studenti fuori sede ai seggi di Bologna è un segnale positivo per la partecipazione politica dei giovani. La possibilità di votare nel Comune di residenza temporanea ha sicuramente contribuito a rendere il voto più accessibile per gli studenti. Questo dimostra che i giovani sono attenti alla politica e che vogliono avere un ruolo attivo nella vita democratica del Paese.