Un’ondata di rinunce
La prossima tornata elettorale a Bari, che vedrà i cittadini votare sia per le Comunali che per le Europee, si prospetta già complicata. La Corte di Appello, responsabile della nomina dei presidenti di seggio, ha dovuto affrontare un’ondata di rinunce senza precedenti. In città sono state allestite 345 sezioni, più una speciale in via Fornari a Modugno dedicata ai fuori sede che si sono registrati per le Europee, e in ben 200 di queste, i presidenti designati hanno preferito declinare l’incarico.
Le cause delle rinunce
La percentuale elevata di rinunce, che si ripete ciclicamente per le elezioni amministrative, politiche e regionali, è un fenomeno strutturale. Tra le cause principali, si segnala la retribuzione dei presidenti di seggio, ritenuta bassa da molti, pari a 246,50 euro. Anche i segretari e gli scrutatori ricevono un compenso ritenuto insufficiente, pari a 188 euro. Un’ulteriore difficoltà riguarda la reperibilità degli scrutatori. In caso di mancanza, spetta al presidente di seggio provvedere alla nomina, con la possibilità di ridurre il numero di scrutatori a tre, anziché quattro come previsto dallo standard.
Gli uffici comunali in azione
Nonostante le numerose rinunce, gli uffici comunali sono riusciti a completare le sostituzioni, garantendo la copertura di tutti i seggi. La situazione, tuttavia, evidenzia la crescente difficoltà nel reperire personale disponibile a ricoprire ruoli cruciali per il corretto svolgimento delle elezioni.
Un problema strutturale
La crescente difficoltà nel reperire presidenti e scrutatori per le elezioni è un problema strutturale che necessita di un’attenta riflessione. La retribuzione bassa e la crescente complessità del lavoro potrebbero scoraggiare la partecipazione di cittadini a questo importante ruolo democratico. È necessario valutare la possibilità di incrementare il compenso per i presidenti e gli scrutatori, così come di semplificare le procedure per la nomina e la formazione del personale di seggio.