Il patteggiamento di Fogliani respinto dalla Procura
Gregorio Fogliani, patron del colosso dei buoni pasto Qui!Group fallito nel 2018, ha proposto un patteggiamento di 4 anni e 6 mesi e una confisca di 100mila euro. La proposta, avanzata tramite i suoi legali Giacomo Gardella e Vittoria Garbarini, è stata respinta dalla Procura di Genova. Il patteggiamento, secondo l’avvocato Gardella, sarebbe stato un modo per evitare un processo lungo e difficile, visto che Fogliani ha tutti i beni sequestrati e non potrebbe nominare consulenti per la sua difesa.
Le accuse a Fogliani e il crack di Qui!Group
Fogliani è accusato di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio. L’accusa sostiene che la famiglia Fogliani abbia spogliato la società sottraendo i soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie, e per alimentare le casse della società Azzurra 95. Il fallimento di Qui!Group nel 2018 ha lasciato un passivo di 600 milioni di euro e oltre 3000 danneggiati, tra cui dipendenti, ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto.
I patteggiamenti dei familiari e le indagini
La figlia di Fogliani, Serena, ha patteggiato 1 anno e 10 mesi. La moglie Luciana Calabria attende il parere della Procura per un patteggiamento proposto di 1 anno e 10 mesi e la confisca di 500mila euro. Le indagini erano partite dal fallimento di Qui!Group nel 2018. Oltre a Fogliani, altri 14 imputati hanno accettato patteggiamenti, mentre 5 hanno chiesto il rito abbreviato.
Considerazioni personali
Il caso Qui!Group è un esempio di come il fallimento di un’azienda possa avere conseguenze devastanti per i dipendenti, i creditori e l’economia locale. Il rifiuto del patteggiamento da parte della Procura di Genova dimostra la gravità delle accuse mosse a Fogliani e la determinazione della magistratura a far luce su quanto accaduto. La vicenda solleva anche interrogativi sul ruolo delle aziende che erogano buoni pasto e sulla necessità di una maggiore vigilanza per prevenire simili situazioni.