Un’incredibile scoperta di un nuovo esopianeta
Un gruppo di astrofili italiani ha fatto una scoperta sensazionale: un nuovo esopianeta simile a Giove, chiamato Toi-6883 b, è stato individuato a 300 anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione del Delfino. La scoperta è stata realizzata da Giuseppe Conzo e Mara Moriconi del Gruppo Astrofili Palidoro, che hanno utilizzato i dati del telescopio spaziale Tess della Nasa per individuare il pianeta.
Il pianeta orbita attorno a una stella simile al Sole, chiamata Toi-6883, e la sua scoperta è stata confermata dal gruppo di ricerca guidato da Lauren Sgro dell’Istituto Seti americano. L’esopianeta Toi-6883 b è stato individuato grazie a un calo di luminosità della stella, che ha rivelato il passaggio del pianeta davanti ad essa. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Research Notes della Società Astronomica Americana.
Il metodo di scoperta e le analisi
Conzo e Moriconi hanno analizzato i dati grezzi forniti dal telescopio Tess, notando un calo di luminosità nella stella Toi-6883. Questo calo poteva indicare il passaggio di un oggetto davanti alla stella. I due astrofili hanno quindi cercato di capire se si trattasse di un falso positivo, analizzando il movimento del telescopio rispetto alla stella e i pixel circostanti per escludere la presenza di altre stelle che potessero contaminare l’immagine.
Entrambe le analisi hanno dato esito negativo, confermando la presenza del pianeta. Conzo e Moriconi sono riusciti anche a misurare l’intensità del calo di luminosità, che ha permesso di determinare le dimensioni dell’oggetto: 13 volte la Terra, quindi poco più grande di Giove.
Ulteriori analisi e conferme
Il gruppo di ricerca guidato da Lauren Sgro dell’Istituto Seti americano ha poi condotto ulteriori analisi, calcolando il periodo orbitale del pianeta, che è di poco più di 16 giorni terrestri. Questo dato non era stato analizzato da Conzo e Moriconi, poiché la loro osservazione si basava su un singolo transito del pianeta davanti alla stella.
L’esopianeta Toi-6883 b è ora entrato a far parte del database europeo dei pianeti extrasolari (exoplanet.eu) e dovrebbe presto fare il suo ingresso anche in quello della Nasa.
Un’impresa che richiede passione e fortuna
Giuseppe Conzo, uno degli scopritori, ha sottolineato la complessità del processo di scoperta di un nuovo pianeta extrasolare, che richiede un’attenta analisi dei dati, un’accurata verifica e una buona dose di fortuna. La scoperta di Toi-6883 b è un esempio di come la passione e la dedizione possono portare a risultati straordinari nel campo della ricerca astronomica.
L’importanza delle scoperte degli astrofili
La scoperta di Toi-6883 b è un’ulteriore conferma della ricchezza e della diversità dei sistemi planetari presenti nell’universo. Questo ritrovamento dimostra ancora una volta il ruolo fondamentale degli astrofili nella ricerca scientifica, contribuendo alla scoperta di nuovi oggetti celesti e ampliando la nostra conoscenza dell’universo. Il loro lavoro è un esempio di come la passione e la dedizione possono portare a risultati straordinari, anche senza le risorse di un grande osservatorio.