Insulti e minacce online
Daniele Nahum, consigliere comunale a Milano e candidato di Azione alle elezioni europee, è stato bersagliato da una serie di insulti antisemiti sui social media dopo aver pubblicato un video in cui esprimeva preoccupazione per l’aumento dell’antisemitismo in Italia ed Europa, in particolare dopo gli eventi del 7 ottobre. Il video, in cui Nahum racconta di aver subito personalmente episodi di antisemitismo, ha suscitato una reazione negativa da parte di alcuni utenti, che hanno rivolto a Nahum parole offensive e minacciose.
Tra i commenti più gravi, si possono citare: ‘Sei ebreo e non ci rappresenti’, ‘Carogna’, ‘É una vita che massacrate i palestinesi, brutti nazisti’, ‘Chi vota questo parassita é complice’, ‘Ma sei candidato per l’Italia o per Israele?’.
La posizione di Nahum sul termine ‘genocidio’
Le parole di Nahum sul termine ‘genocidio’ applicato alla guerra a Gaza hanno scatenato le offese e le polemiche. Nahum ha sottolineato la necessità di prestare attenzione all’uso di questo termine, sostenendo che potrebbe sdoganare l’antisemitismo. Questa posizione è in linea con la sua precedente decisione di lasciare il Partito Democratico, avvenuta proprio in polemica per l’utilizzo del termine ‘genocidio’ in riferimento alla guerra a Gaza.
Solidarietà da parte di Azione
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha espresso solidarietà e vicinanza a Nahum, condannando gli insulti e le minacce ricevute. In una nota, Calenda ha affermato: ‘Esprimo solidarietà vicinanza e affetto a Daniele Nahum a nome mio e di tutta Azione dopo le minacce ricevute sui social’.
La crescente ondata di antisemitismo
Gli episodi di antisemitismo che hanno colpito Daniele Nahum sono un segnale allarmante della crescente ondata di antisemitismo in Italia e in Europa. La guerra in corso a Gaza e la crescente polarizzazione politica hanno contribuito a creare un clima di intolleranza e di odio che si traduce in aggressioni verbali e fisiche nei confronti della comunità ebraica. È fondamentale contrastare questa tendenza con la massima fermezza, promuovendo il dialogo, la comprensione e il rispetto reciproco.