L’avvertimento degli Stati Uniti a Russia e Cina
Gli Stati Uniti potrebbero essere costretti ad espandere il proprio arsenale atomico se la strategia nucleare di Cina e Russia non cambierà. Lo ha detto un direttore senior del Consiglio di sicurezza nazionale, Pranay Vaddi, come riporta il New York Times (Nyt).
“In assenza di un cambiamento nella traiettoria dell’arsenale avversario, nei prossimi anni potremmo raggiungere un punto in cui sarà necessario un aumento rispetto all’attuale numero di unità schierate, e dobbiamo essere pienamente preparati ad eseguirlo se il Presidente prenderà questa decisione”, ha affermato Vaddi.
Per ora, gli Stati Uniti stanno ammodernando, non espandendo il proprio arsenale nucleare, ha sottolineato l’alto funzionario, aggiungendo che Washington è pronta a perseguire accordi sul controllo degli armamenti per ridurre le minacce nucleari “limitando e modellando” le forze nucleari degli avversari, ha detto Vaddi. Tuttavia, il rifiuto della Russia di negoziare un accordo sul controllo degli armamenti nucleari successivo a quello attuale – il New Start – ha “gettato un’ombra” sulle questioni diplomatiche, ha osservato Vaddi: “Almeno nel breve termine, le prospettive per il controllo degli armamenti strategici sono deboli”.
La minaccia di una corsa agli armamenti
Intervenendo all’incontro annuale della Arms Control Association, un gruppo che sostiene i limiti alle armi nucleari, Vaddi ha affermato che lo sviluppo della bomba a gravità B61-13 – un’arma nucleare destinata ad essere utilizzata contro obiettivi militari rinforzati di grandi dimensioni – è un esempio del tipo di progetti che gli Stati Uniti avrebbero perseguito in mancanza di un cambiamento della strategia nucleare di Russia e Cina.
Le parole del direttore del Consiglio di sicurezza nazionale, commenta il Nyt, rappresentano l’avvertimento pubblico più esplicito finora che gli Stati Uniti sono pronti a passare dal semplice ammodernamento del proprio arsenale all’espansione.
Oltre ad essere un avvertimento al presidente russo Vladimir Putin sulla probabile reazione degli Stati Uniti nel caso in cui il New Start scadesse, nel febbraio 2026, senza essere sostituito. Non ci sono stati colloqui con la Russia da quando ha invaso l’Ucraina per negoziare un accordo sostitutivo del New Start, che limita ciascun Paese a 1.550 armi nucleari strategiche dispiegate, del tipo che può essere lanciato da un continente all’altro.
Il rischio di una nuova corsa agli armamenti
L’avvertimento degli Stati Uniti è un chiaro segnale che la situazione internazionale è in rapido deterioramento. La mancanza di dialogo e la crescente tensione tra le potenze nucleari rischiano di innescare una nuova corsa agli armamenti, con conseguenze imprevedibili per la sicurezza globale. È fondamentale che la diplomazia prevalga e che si trovi un modo per ristabilire un clima di fiducia e collaborazione internazionale. La prospettiva di un mondo in cui le armi nucleari sono nuovamente al centro della scena è un’ipotesi da evitare a tutti i costi.