Un programma ricco di tradizione e innovazione
Il Macerata Opera Festival, giunto alla sua 60esima edizione, si prepara a celebrare un anniversario importante con un programma ricco di tradizione e innovazione. Il festival, che si terrà dal 19 luglio all’11 agosto allo Sferisterio, da poco dichiarato monumento nazionale, si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti dell’opera e non solo.
I cardini del programma sono due opere di Puccini, “Turandot” e “Bohème”, che saranno affiancate da “Norma” di Bellini, un omaggio al compositore siciliano a cento anni dalla sua morte. Il festival proporrà una programmazione compatta in quattro settimane, con uno spettacolo ogni sera di ogni weekend, dal 19 luglio all’11 agosto.
Il 19 luglio, l’inaugurazione sarà affidata a “Turandot”, con la regia dello spagnolo Paco Azorin e la direzione di Francesco Ivan Ciampa. Il 20 luglio, sarà la volta della prima di “Norma”, firmata dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, al suo debutto assoluto nell’opera, con la direzione di Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania.
Il 27 luglio, andrà in scena “Bohème”, nella ripresa dell’allestimento di Leo Muscato, con Valerio Galli sul podio e un cast che include Mariangela Sicilia nel ruolo di Mimì e Yusif Eyvazov in quello di Rodolfo.
Un’offerta culturale completa
Il programma del festival non si limita alle opere liriche. Il 21 luglio, si terrà il concerto di Gala “Notte di luna”, con la partecipazione di alcuni degli interpreti impegnati nelle opere in programma, tra cui il violinista Giovanni Andrea Zanon.
L’8 agosto, sarà la volta dei “Carmina Burana” di Carl Orff, diretti da Andrea Battistoni. Per la danza, il primo agosto, sarà presentata una nuova creazione dal titolo “Notte Morricone”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ideata e firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau.
Un successo di pubblico
Il programma del Macerata Opera Festival sembra aver convinto il pubblico, a giudicare dai dati delle vendite dei biglietti e degli incassi, che hanno superato quelli del 2019, anno record. Al momento, per i biglietti venduti delle opere, si registra un +62% rispetto al 2023 e un +68% per l’incasso, con 6.979 biglietti venduti e circa 488.000 euro di incasso, senza considerare le prenotazioni ricevute che ammontano a circa 190.000 euro.
Considerando il totale, quindi le opere insieme agli altri spettacoli, si registra un +97% di biglietti venduti e un +86% di incasso rispetto al 2023. Anche il Macerata Opera Family ha avuto un incremento di quasi il 100% degli incassi e, al momento, 14.556 presenze rispetto alle 10.558 del 2023.
Un legame forte con la città
Per celebrare le sessanta edizioni del festival e il legame con la città, è stato pubblicato il libro “Ad ornamento della città, a diletto pubblico. Sessanta edizioni del Macerata Opera Festival” di Paolo Gavazzeni e Floriana Tessitore, che vuole iniziare a colmare uno spazio nella bibliografia dello spettacolo in Italia, con l’augurio di avviare nuove iniziative di approfondimento.
Il Macerata Opera Festival, con il suo ricco programma e il successo di pubblico, si conferma come un punto di riferimento per la cultura italiana, un evento che non solo celebra la tradizione operistica, ma guarda anche al futuro, con un occhio attento all’innovazione e alla ricerca di nuovi linguaggi artistici.
Un Festival che guarda al futuro
Il Macerata Opera Festival, con la sua 60esima edizione, dimostra di essere un evento vivo e dinamico, capace di rinnovarsi e di adattarsi alle esigenze del pubblico contemporaneo. Il programma, ricco di tradizione e innovazione, conferma la vocazione del festival a essere un punto di riferimento per la cultura italiana, un luogo di incontro tra passato e presente, tra tradizione e sperimentazione. La scelta di dedicare spazio anche alla danza e alla musica contemporanea, oltre alle opere liriche, testimonia la volontà di ampliare l’offerta culturale e di attrarre un pubblico sempre più ampio e diversificato. Il successo di pubblico, con un aumento significativo delle vendite dei biglietti rispetto al 2023, conferma la validità di questa strategia e l’affetto che il pubblico nutre per questo festival.