L’incontro tra Rettore e studenti occupanti
Dopo oltre venti giorni di occupazione delle sedi universitarie, il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, ha finalmente incontrato una delegazione di studenti che protestano contro gli accordi tra l’ateneo torinese e le università e le istituzioni israeliane. L’incontro, che si terrà nei primi giorni della prossima settimana, rappresenta un passo importante verso la risoluzione della crisi che sta attraversando l’università.
Il rettore ha annunciato che durante l’incontro le varie rappresentanze studentesche potranno presentare e illustrare delle mozioni che verranno poi portate agli organi competenti per le valutazioni del caso. "Vogliamo andare avanti e prendere estremamente sul serio le mozioni che verranno presentate da studentesse e studenti", ha dichiarato Geuna.
Le richieste degli studenti occupanti
Gli studenti occupanti hanno espresso soddisfazione per l’incontro con il rettore, sottolineando che la loro principale richiesta, quella di essere ascoltati, è stata finalmente accolta. "Finalmente una delegazione del senato e il rettore hanno accettato quella che era la nostra prima rivendicazione, che era la richiesta di ascolto che ci è stato negato per più di venti giorni", hanno commentato gli studenti.
Gli studenti hanno inoltre denunciato una mancanza di democrazia e di rispetto nei confronti della comunità accademica e studentesca, sottolineando che la loro protesta è motivata dalla richiesta di un momento di incontro e di dialogo rispetto alle tematiche sollevate dall’occupazione, in particolare sulla complicità di Torino con il "genocidio in corso a Gaza".
L’obiettivo: ridurre le tensioni e aprire un dialogo
Il rettore Geuna ha espresso la speranza che l’incontro possa contribuire a ridurre le tensioni che si sono create negli ultimi giorni all’interno dell’università. "Vogliamo vedere che questo possa portare a una riduzione delle tensioni che non sono da noi nelle ultime settimane si sono viste nelle università", ha affermato.
L’incontro rappresenta un’opportunità per aprire un dialogo costruttivo tra l’università e gli studenti, con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa alla crisi in atto. La presentazione delle mozioni da parte degli studenti e la loro successiva valutazione da parte degli organi competenti saranno un passo fondamentale in questo processo.
Un segnale positivo per il futuro dell’università
L’incontro tra il rettore e gli studenti occupanti rappresenta un segnale positivo per il futuro dell’università. L’apertura al dialogo e la volontà di ascoltare le richieste degli studenti sono elementi fondamentali per la costruzione di una comunità accademica sana e democratica. È importante che l’università si impegni a garantire la partecipazione degli studenti alla vita accademica e che si crei un clima di rispetto e di ascolto reciproco. La risoluzione della crisi attuale rappresenta un’opportunità per l’università di Torino di ridefinire il proprio ruolo nella società e di rafforzare il suo impegno per la giustizia sociale e la pace.