L’internazionalizzazione come chiave del successo
Il Politecnico di Milano ha conquistato il 110° posto nella classifica QS World University Rankings 2025, consolidando la sua posizione come la migliore università italiana. L’ateneo ha scalato 12 posizioni rispetto all’anno precedente, un risultato attribuito principalmente all’internazionalizzazione, che ha portato a un miglioramento significativo nella reputazione accademica e tra i datori di lavoro.
La rettrice Donatella Sciuto ha evidenziato come l’internazionalizzazione abbia contribuito a far conoscere il Politecnico all’estero, aumentando la visibilità della qualità dei suoi docenti e studenti. Questo ha portato a un’ascesa significativa nella classifica per quanto riguarda la reputazione accademica, dove il Politecnico si è posizionato al 90° posto, scalando quattro posizioni. Ancora più rilevante è il salto di 17 posizioni nella classifica per la reputazione tra i datori di lavoro, che ora vede il Politecnico al 82° posto.
Collaborazione internazionale e ricerca
La collaborazione internazionale è stata fondamentale per migliorare la reputazione accademica del Politecnico. La ricerca, spesso multidisciplinare e su vasta scala, richiede la partecipazione di ricercatori da tutto il mondo. Il Politecnico ha intensificato la collaborazione con atenei internazionali, creando un network di ricerca globale.
La rettrice Sciuto ha sottolineato l’importanza di distinguere tra ricercatori e governi, in un contesto internazionale spesso segnato da tensioni geopolitiche. Il Politecnico, ad esempio, ha ricevuto richieste di boicottare gli atenei israeliani, ma la rettrice ha ribadito la necessità di mantenere le collaborazioni scientifiche indipendentemente dalle posizioni politiche dei governi.
Formazione e occupabilità
L’internazionalizzazione ha avuto un impatto significativo anche sull’occupabilità dei laureati del Politecnico. L’ateneo ha lavorato per adeguare i suoi percorsi formativi alle esigenze di un mercato del lavoro globale, preparando i suoi studenti a lavorare in contesti internazionali.
La crescente domanda di ingegneri a livello globale ha contribuito a migliorare le opportunità di lavoro per i laureati del Politecnico. Gli studenti hanno la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di aziende, sia in Italia che all’estero. Inoltre, il Politecnico attira un numero crescente di studenti internazionali, che contribuiscono a creare un ambiente di apprendimento multiculturale e internazionale.
Sfide future
Nonostante i risultati positivi, la rettrice Sciuto ha riconosciuto che il Politecnico può ancora migliorare. L’internazionalizzazione è un percorso in continua evoluzione, che richiede investimenti continui e un impegno costante per attrarre docenti e studenti di talento da tutto il mondo.
Una delle sfide principali è quella di migliorare la competitività degli stipendi dei docenti, che sono spesso inferiori a quelli offerti da altri atenei internazionali. Il Politecnico sta lavorando per rendere più attraente la posizione di docente, offrendo opportunità di carriera e di ricerca all’avanguardia.
L’internazionalizzazione: un investimento per il futuro
L’internazionalizzazione è una strategia vincente per le università italiane, che devono competere in un mercato globale sempre più competitivo. Il Politecnico di Milano ha dimostrato come un’apertura internazionale possa migliorare la reputazione accademica, l’occupabilità dei laureati e la qualità della ricerca. È fondamentale continuare a investire in programmi di scambio, collaborazioni internazionali e attrazione di docenti e studenti di talento da tutto il mondo. Solo così le università italiane potranno raggiungere il loro pieno potenziale e contribuire al progresso scientifico e sociale del Paese.