Politecnico di Milano in vetta alla classifica italiana
Il Politecnico di Milano si conferma come la prima università italiana nella classifica QS World University Rankings, salendo di dodici posizioni per occupare il 111° posto, il suo miglior risultato di sempre. La Sapienza – Università di Roma segue al 132° posto, con un guadagno di due posizioni, mentre l’Università di Bologna sale di ventuno posizioni al 133° posto, ottenendo anch’essa il suo miglior risultato storico. Queste sono le uniche università italiane tra le prime 150 al mondo.
Un’ascesa generale per le università italiane
Delle 42 università italiane classificate, quindici salgono in classifica, nove mantengono la stessa posizione dell’anno scorso, e le restanti diciotto perdono posizioni. La classifica QS World University Rankings, giunta alla sua ventunesima edizione, si focalizza quest’anno su occupabilità e sostenibilità. La classifica, elaborata dagli esperti della formazione universitaria globale QS Quacquarelli Symonds, valuta le università in base a nove indicatori, tra cui la reputazione accademica, la reputazione dei datori di lavoro, l’influenza delle citazioni, l’impatto della ricerca, la proporzione di studenti e docenti, la presenza internazionale di studenti e docenti, la quota di studenti internazionali, la rete di collaborazioni scientifiche internazionali e la sostenibilità.
L’Università Vita-Salute San Raffaele tra le prime 400 università al mondo
L’Università Vita-Salute San Raffaele ha conseguito il più grande avanzamento in classifica in Italia e il secondo a livello mondiale, grazie all’impatto della sua ricerca scientifica. Ora si posiziona tra le prime 400 università nel mondo. Anche l’Università di Roma Tor Vergata ha registrato un progresso significativo, salendo di quasi 100 posti. Ha mostrato un miglioramento notevole in quattro dei nove indicatori utilizzati da QS, in particolare per quanto riguarda l’occupabilità dei suoi laureati, la stima dei datori di lavoro e l’influenza delle citazioni e della ricerca scientifica prodotta. Questo progresso l’ha portata tra le prime 400 università.
L’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università di Pavia in crescita
L’Università Cattolica del Sacro Cuore è salita di 63 posti ed è ora tra le prime 450 università al mondo. Questo miglioramento è dovuto alla considerazione dei datori di lavoro, alla qualità della ricerca prodotta e alla rete di collaborazioni scientifiche internazionali. L’Università di Pavia mostra una crescita grazie alla reputazione che gode tra i datori di lavoro e all’impatto della ricerca che produce. Alma Mater Studiorum – Università di Bologna sale al 133° posto, il più alto che abbia raggiunto in questa classifica. Il Politecnico di Torino continua a crescere e si colloca ora tra le migliori 250 università al mondo. Mentre il Politecnico di Milano inizia a intravedere la possibilità di raggiungere l’obiettivo di entrare tra le prime cento al mondo.
Un segnale positivo per l’università italiana
L’ascesa del Politecnico di Milano e di altre università italiane nella classifica QS World University Rankings è un segnale positivo per il sistema universitario italiano. La classifica, che si focalizza su occupabilità e sostenibilità, premia le università che investono nella ricerca, nell’innovazione e nella formazione dei propri studenti. Il progresso delle università italiane è frutto di un impegno costante nel migliorare la qualità della ricerca e dell’insegnamento, nell’attrarre talenti e nel creare un ambiente di apprendimento stimolante e innovativo. È importante continuare a investire in ricerca e innovazione, a promuovere la collaborazione internazionale e a favorire la mobilità degli studenti e dei docenti. Solo così l’università italiana potrà continuare a crescere e a competere a livello internazionale.