La Corte suprema brasiliana non si pronuncia
Dopo quasi nove anni dalla sua sospensione, la Corte suprema brasiliana (Stf) ha deciso di non giudicare la causa riguardante l’uso dei bagni pubblici femminili da parte di persone trans. Il caso cominciò ad essere analizzato nel 2015, quando ottenne due votazioni e una richiesta di revisione da parte del giudice Luiz Fux. In una sessione di ieri, la plenaria della Corte è però arrivata alla conclusione che la questione non affronta un tema di rilevanza costituzionale e quindi non spetta alla Stf giudicarla.
Un caso controverso
La decisione della Corte ha suscitato polemiche e ha riacceso il dibattito sulla discriminazione contro le persone trans in Brasile. La questione dell’accesso ai bagni pubblici è stata al centro di numerose controversie negli ultimi anni, con alcuni che sostengono che le persone trans dovrebbero essere libere di utilizzare il bagno che corrisponde alla loro identità di genere, mentre altri ritengono che questo possa violare la privacy e la sicurezza delle donne.
Un precedente importante
La decisione della Stf rappresenta un precedente importante per il Brasile. La Corte ha riconosciuto che la questione dell’accesso ai bagni pubblici per le persone trans è un tema importante, ma ha ritenuto che non sia di competenza della Corte stessa. Questo significa che la questione potrebbe essere affrontata da altri tribunali o dal Congresso brasiliano, che potrebbe emanare una legge specifica per regolamentare l’uso dei bagni pubblici da parte di persone trans.
Un passo indietro per i diritti LGBTQ+
La decisione della Corte suprema brasiliana di non pronunciarsi sul caso dei bagni pubblici per le persone trans è un passo indietro per i diritti LGBTQ+ in Brasile. Il paese è già alle prese con un’epidemia di violenza contro la comunità LGBTQ+ e questa decisione potrebbe contribuire a rafforzare gli atteggiamenti discriminatori. È importante ricordare che l’accesso ai bagni pubblici è un diritto fondamentale per tutti, indipendentemente dal genere. La Corte avrebbe dovuto cogliere l’occasione per affermare questo principio e fornire una guida chiara su come garantire l’accesso sicuro e dignitoso ai bagni pubblici per tutti i cittadini.