Un’attesa riapertura
Il Museo Marino Marini di Pistoia, dopo un lungo periodo di chiusura durato quattro anni, riapre al pubblico il prossimo luglio, sebbene in modo parziale. L’attesa riapertura, frutto di una sinergia tra la Fondazione Marino Marini, il Comune di Pistoia, la Fondazione Caript e la Soprintendenza, segna un nuovo capitolo nella valorizzazione del patrimonio artistico del maestro toscano.
Un’anteprima estiva
Nei locali al piano terra e nell’attigua ex chiesa del Tau, saranno esposte una cinquantina di opere, tra cui alcune grandi sculture, che offriranno un’anteprima del ricco patrimonio artistico del museo. La riapertura si articolerà in due fasi: nei primi tre fine settimana di luglio (6/7, 13/14, 20/21) il museo sarà aperto dalle 11 alle 19, mentre l’ultima settimana, a partire dal 25 luglio (giorno del patrono di Pistoia, San Jacopo), sarà aperta fino al 28 luglio.
Un omaggio al maestro
La riapertura del museo è un segnale tangibile dell’impegno di Pistoia nel valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico e documentale di Marino Marini. Il maestro, a partire dalla fine degli anni Settanta, ha voluto lasciare alla sua città natale una ricca collezione di opere, ulteriormente arricchita dalle successive donazioni e lasciti della moglie Marina, che ha costituito la Fondazione Marino Marini nel 1983.
Un futuro ricco di progetti
Il commissario straordinario della Fondazione Marino Marini, Raffaele Ruberto, ha sottolineato che questa prima iniziativa sarà seguita da altre dopo l’estate. Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione tra le istituzioni, che ha permesso di valorizzare le opere del maestro e di rilanciare la cultura a Pistoia.
Un ritorno significativo
La riapertura del Museo Marino Marini rappresenta un evento significativo per la città di Pistoia e per tutti gli amanti dell’arte. Il museo, custode di un patrimonio artistico di grande valore, torna ad essere un punto di riferimento per la cultura e per la memoria del maestro toscano. La scelta di aprire in modo parziale, con un’anteprima estiva, dimostra la volontà di rilanciare il museo in modo graduale e con un’attenzione particolare alla qualità dell’esperienza del visitatore.