La Corte di Assise d’Appello di Torino riduce la condanna a tre anni
La Corte di Assise d’Appello di Torino ha ridotto la condanna a tre anni di reclusione per Gregory Gucchio, il giovane che nell’agosto del 2022 uccise con una coltellata il fratello della fidanzata, Andrea Maiolo. In primo grado gli erano stati inflitti dieci anni (con le attenuanti nella massima estensione).
La difesa, dopo una interlocuzione con la procura generale, ha rinunciato al ricorso in appello in cambio della riduzione della pena e della nuova riformulazione del capo d’accusa. “Con grande sensibilità – osserva l’avvocato Andrea Conz, che insieme al collega Cristian Conz ha difeso l’imputato – il procuratore Sabrina Noce ha riconosciuto la fondatezza della nostra tesi”.
Il fatto si verificò nella pasticceria di famiglia
Il fatto si verificò nella pasticceria del padre e della sorella della vittima, dove Gucchio lavorava. Il contesto familiare era problematico e Andrea Maiolo, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, si mostrava spesso aggressivo.
Un caso complesso con implicazioni legali e sociali
Il caso Gucchio pone in luce la complessità del concetto di legittima difesa e i suoi limiti. La Corte di Assise d’Appello ha riconosciuto l’eccesso colposo, evidenziando la difficoltà di valutare in situazioni di forte stress e pericolo il confine tra difesa legittima e reato. Questo caso solleva importanti questioni sul ruolo della giustizia nel bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la tutela della vita umana.