La richiesta della Procura Generale
La Procura generale ha presentato una richiesta alla Corte di Cassazione per l’annullamento con rinvio della condanna di Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017. La richiesta mira a un ricalcolo della pena inflitta, che era stata di 18 mesi di reclusione. L’udienza, dedicata alla discussione del ricorso degli ultimi imputati, si sta svolgendo a Roma.
La tragedia di Piazza San Carlo
La tragedia di piazza San Carlo è avvenuta il 3 giugno 2017, durante la proiezione su maxischermo della finalissima di Champions League. Una serie di ondate di panico tra la folla radunata nella piazza provocò 1.500 feriti e più tardi la morte di due donne. Chiara Appendino, in qualità di ex sindaca del capoluogo piemontese, è stata chiamata in causa per la sua responsabilità nell’organizzazione dell’evento.
Il contesto della condanna
La condanna di Chiara Appendino è stata emessa in primo grado nel 2021. Il tribunale aveva riconosciuto la responsabilità dell’ex sindaca per la mancata adozione di misure di sicurezza adeguate per un evento di tale portata. La sentenza è stata confermata in appello, ma la Procura generale ha deciso di impugnare la sentenza, chiedendo un ricalcolo della pena.
La complessità del caso
Il caso di piazza San Carlo è complesso e delicato. La tragedia ha avuto un impatto significativo sulla città di Torino e sulla vita delle vittime e dei loro familiari. La responsabilità dell’evento è stata attribuita a diversi soggetti, tra cui l’organizzazione dell’evento, le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale. La Procura generale, nel richiedere il ricalcolo della pena, sta cercando di garantire che la giustizia sia applicata in modo equo e proporzionato a tutti gli imputati.