La richiesta di estradizione
Il governo brasiliano sta preparando una richiesta di estradizione all’Argentina per 65 latitanti accusati di aver partecipato, incoraggiato o finanziato gli attacchi ai palazzi della democrazia a Brasilia l’8 gennaio 2023. La polizia federale brasiliana dovrà inviare al tribunale Supremo federale la lista degli imputati, che avrebbero cercato rifugio nel Paese vicino. Se le richieste di estradizione saranno accettate, verranno inoltrate al governo, che, attraverso il ministero degli Esteri, presenterà una richiesta ufficiale all’Argentina.
La fuga in Argentina
Secondo il quotidiano O Globo, i fuggitivi brasiliani dovrebbero essere inseriti nella lista dei ricercati dell’Interpol. La fuga in Argentina è avvenuta dopo che il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente Jair Bolsonaro, ha partecipato ad un evento in Argentina, organizzato dalla deputata Maria Celeste Ponce, alleata del candidato presidenziale Javier Milei. Durante l’evento, intitolato “Censura – Libertà di espressione e diritti umani in Brasile”, è stato chiesto asilo politico per i fuggitivi, alimentando le tensioni tra i due Paesi.
Le implicazioni geopolitiche
La richiesta di estradizione solleva questioni geopolitiche delicate tra Brasile e Argentina. L’asilo politico è un diritto internazionale, ma il caso specifico solleva dubbi sulla genuinità delle richieste e sulla possibile strumentalizzazione politica. L’episodio evidenzia le profonde divisioni politiche in Brasile e il ruolo che l’Argentina potrebbe giocare in questa crisi. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e come le autorità argentine gestiranno la richiesta di estradizione.