Vannacci: “Putin non è peggio di Stalin”, pace con la Russia
Il generale Roberto Vannacci, candidato della Lega alle elezioni regionali del Lazio, ha suscitato polemiche per le sue dichiarazioni sulla guerra in Ucraina, paragonando Putin a Stalin e sostenendo la necessità di negoziare la pace.
“Certamente Putin non è peggio di Stalin. Quindi vale la pena negoziare la pace”, ha affermato Vannacci alla chiusura della campagna elettorale a Roma.
Vannacci ha inoltre criticato la NATO, sostenendo che non è coinvolta nel conflitto e che le decisioni prese dagli Stati membri sono indipendenti dall’organizzazione.
“La Nato non mi risulta sia coinvolta nel conflitto. Qualsiasi decisione l’hanno presa i singoli Stati. Stoltenberg? Infatti dovrebbe stare attento a quello che dice. Perché il Consiglio del Nord Atlantico non ha mai deliberato un’azione ostile nei confronti della Russia o nei confronti di difesa dell’Ucraina”, ha affermato Vannacci.
Autonomia nella Lega
Parlando della Lega che lo ha candidato, Vannacci ha ribadito la sua autonomia all’interno del partito, dichiarando di voler mantenere la propria identità e di non sentirsi un outsider.
“Io sono a mio agio ovunque. Non possono non stare a mio agio nella città eterna, città bellissima. Io candidato autonomo nella Lega, perché credo agli ideali a cui si ispira. Quindi non mi sento un outsider. Ma manterrò la mia identità, perché ci tengo”, ha dichiarato Vannacci.
“I governatori non mi gradiscono? Domanda da fare ai governatori, non a me”, ha aggiunto.
Sulla possibilità di tesserarsi con la Lega, Vannacci ha affermato: “vedremo, l’importante non è l’iscrizione al partito ma la condivisione di ideali e dei principi”.
Relazioni con Salvini
Vannacci ha dichiarato di avere un rapporto sporadico con Salvini, limitato a messaggi occasionali.
“Con Salvini ci sentiamo poco, solo per messaggio. Non abbiamo strategia direttiva, siamo in armonia senza che uno dia all’altro la linea”, ha detto ancora Vannacci.
Vannacci ha espresso la speranza di non deludere Salvini, ma ha anche sottolineato che la responsabilità di un eventuale risultato negativo non sarà solo del leader leghista.
“Spero di non deluderlo”, ha detto. Se non si avrà il risultato sperato colpa sarà di Salvini? “La responsabilità è di tutti. Non sarà solo sua”, ha risposto.
Considerazioni
Le dichiarazioni di Vannacci suscitano perplessità e preoccupazione. Il paragone tra Putin e Stalin, pur non essendo esplicitamente un’approvazione del leader russo, minimizza la gravità delle azioni di Putin e la sua responsabilità nella guerra in Ucraina. Inoltre, l’affermazione di Vannacci secondo cui la NATO non è coinvolta nel conflitto è fuorviante, in quanto la NATO fornisce supporto militare all’Ucraina e ha condannato fermamente l’invasione russa. L’autonomia di Vannacci all’interno della Lega, se da un lato potrebbe essere vista come un segno di indipendenza, dall’altro potrebbe portare a divergenze e conflitti interni al partito. In definitiva, le dichiarazioni di Vannacci sollevano dubbi sulla sua capacità di rappresentare in modo responsabile e costruttivo il Lazio, in un momento storico delicato e complesso.