Tasse universitarie: un peso crescente per gli studenti
In Italia, gli studenti universitari sono chiamati a sostenere un peso economico significativo per accedere alla formazione superiore. La ricerca ‘Università quanto mi costi’, realizzata dall’Unione degli Universitari (Udu), ha analizzato il costo medio della formazione universitaria, evidenziando un quadro complesso e problematico.
La tassa media per gli studenti iscritti agli atenei pubblici oscilla tra i 900 e i 1000 euro annui, mentre per gli atenei privati si arriva ad una media di 3.408 euro. Un master presso un ateneo pubblico costa invece in media 3.543 euro all’anno. Il gettito complessivo derivante dalla contribuzione studentesca per gli atenei pubblici italiani si attesta intorno a 1,5 miliardi di euro, che diventano 1,8 miliardi considerando tutti i proventi per la didattica.
L’accusa dell’Udu: 11 atenei applicano una tassazione fuori legge
L’Udu denuncia un grave problema: almeno 11 atenei avrebbero applicato una tassazione fuori legge, superando il limite del 20% di contribuzione studentesca rispetto al finanziamento ordinario statale. Questo limite è stabilito dalla normativa vigente ed è stato ribadito dal Consiglio di Stato, che ha condannato l’Università di Torino a rimborsare 39 milioni di euro dopo un ricorso dell’Udu.
Secondo una prima simulazione, gli atenei fuorilegge sarebbero: Insubria, Politecnico di Milano, Venezia Ca’ Foscari, Milano Bicocca, Milano Statale, Verona, Bologna, Piemonte Orientale, Modena-Reggio Emilia, Padova e probabilmente Venezia IUAV. Questi atenei avrebbero raccolto illegalmente 68 milioni di euro. Una seconda simulazione aggiunge alla lista altri 3 atenei (Udine, Pavia e Torino), portando il totale dello sforamento a 92 milioni di euro.
L’appello dell’Udu: istruzione universitaria gratuita e finanziata dalla fiscalità generale
L’Udu chiede al Governo di intervenire con urgenza per porre fine a questa situazione, sottolineando come sia gravissimo che questo accada e che il Governo faccia finta di nulla. L’organizzazione studentesca ribadisce la sua richiesta di un’istruzione universitaria completamente gratuita e finanziata dalla fiscalità generale, attraverso uno stanziamento aggiuntivo pari a 2,2 miliardi di euro.
Confronto con l’Europa e critiche al Governo Meloni
La ricerca dell’Udu evidenzia che la tassazione universitaria italiana è tra le più alte d’Europa, nonostante dal 2017 al 2021 ci siano stati alcuni interventi calmieranti che hanno innalzato l’esonero totale a 22mila punti ISEE. L’organizzazione studentesca si preoccupa che il Governo Meloni abbia fermato qualsiasi progresso nella riduzione delle tasse, esponendo gli studenti al rischio di un ulteriore aumento.
L’Udu critica la ministra Bernini per aver recentemente parlato di un 40% di studenti che non pagano le tasse, sottolineando che questo dato non tiene conto delle diverse situazioni e delle diverse tipologie di esonero.
Divari territoriali nella tassazione universitaria
La ricerca evidenzia poi enormi divari territoriali nella tassazione media tra gli atenei italiani. Le università del Nord Italia tendono a ottenere un gettito estremamente più elevato rispetto a quelle del Sud, aggravando ulteriormente le disuguaglianze regionali.
Si passa da una tassa media per iscritto pari a 400-500 euro per Sassari, Foggia, Napoli Orientale e Calabria fino a un massimo di 1400-1600 euro per Insubria, Politecnico di Milano e i due atenei di Venezia. L’ateneo con il gettito più alto percepisce una tassa media che è superiore di tre volte e mezzo quella dell’ateneo con il gettito più basso.
Un sistema universitario in bilico
Il rapporto dell’Udu solleva importanti questioni sul sistema universitario italiano. La denuncia delle tasse fuori legge evidenzia un problema di trasparenza e di equità, mentre il divario territoriale nella tassazione alimenta le disuguaglianze tra le diverse regioni. È fondamentale che il Governo intervenga con misure concrete per garantire un’istruzione universitaria accessibile e di qualità per tutti gli studenti, indipendentemente dal loro reddito o dalla loro regione di provenienza. La richiesta dell’Udu di un’istruzione universitaria gratuita, seppur ambiziosa, merita un’attenta considerazione e un confronto aperto tra le parti coinvolte.