Convalidato l’arresto per il 19enne che ha ucciso l’ex carabiniere
Il Gip di Cagliari, Michele Contini, ha convalidato l’arresto di Yari Fa, il 19enne accusato dell’omicidio volontario dell’ex carabiniere Fabio Piga, avvenuto nella notte tra sabato e domenica in un pub nel centro di Cagliari. Fa, assistito dagli avvocati Sara Battolu e Andrea Setzu, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, ma ha espresso profondo dolore e rammarico per quanto accaduto.
“Chiedo perdono alla famiglia di Fabio Piga, non so nemmeno io come sia accaduta una cosa del genere. Sono affranto e disperato, non ho dormito tutta la notte”, ha riferito Fa ai suoi legali, aggiungendo di essere molto provato e di aver pianto tutta la notte e questa mattina. “Non volevo ucciderlo”, ha ripetuto più volte.
I legali di Fa hanno consegnato al Gip una documentazione relativa allo stato di salute del loro assistito, che sarebbe affetto da problemi psichiatrici ed è seguito dal centro di salute mentale. “Chiederemo un incidente probatorio – ha dichiarato l’avvocato Setzu all’ANSA – che consisterà in una perizia psichiatrica”. In passato, da quanto si apprende, il 19enne sarebbe stato già giudicato incapace di intendere e volere. Il Gip, dopo la convalida dell’arresto, ha emesso una nuova misura cautelare in carcere per Fa.
Nuovi dettagli sull’omicidio nel pub Donegal
Intanto emergono nuovi dettagli sull’accaduto all’interno del pub “Donegal”, dove si è consumato il delitto. Piga, che frequentava il locale perché la sua fidanzata ci lavorava, sarebbe entrato nel bagno per bloccare un presunto consumo di cocaina. All’interno del bagno si trovavano Fa e un altro giovane.
Secondo quanto dichiarato da Fa, egli non avrebbe fatto uso di droga, ma sarebbe stato subito aggredito da Piga. Tra i due è scoppiata una colluttazione. Fa ha afferrato un coltello che si trovava in bagno, presumibilmente utilizzato per preparare le ‘piste’ di cocaina, e ha sferrato alcuni fendenti. Uno di questi ha centrato al cuore il 36enne, uccidendolo.
Un tragico evento che pone interrogativi
La tragedia di Cagliari solleva una serie di interrogativi, sia sul piano personale che sociale. La dinamica del delitto, con un giovane affetto da problemi psichiatrici che reagisce con violenza ad una presunta aggressione, evidenzia la necessità di affrontare con attenzione e sensibilità le fragilità individuali e le loro possibili conseguenze. Allo stesso tempo, il contesto del consumo di droga in un luogo pubblico pone l’accento sulla necessità di azioni concrete per prevenire e contrastare questo fenomeno, che spesso si lega ad episodi di violenza.